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SEMA 2014: l’Exibition di Las Vegas

Ancora una volta lo Specialty Equipment Market Association ha voluto sorprendere gli appassionati di motori giunti da tutto il mondo con dei veicoli impensabili e impossibili, una fiera dell’eccesso su quattro ruote come solo nella città americana si può vedere

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Almeno una volta nella vita, ogni appassionato di motori dovrebbe andare al SEMA per immergersi in quella atmosfera surreale che solo Las Vegas sa dare. Di giorno i motori con il rombo degli 8V e la notte le mille luci di una città che non dorme mai.

Descrivere quello che si vede è impossibile, molto meglio le immagini per restare a bocca aperta davanti a proposte e soluzioni che solo negli States si possono realizzare.

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La maggior parte dei veicoli presenti sono pezzi unici assemblati da fantasiosi appassionati con l’unico fine di sorprendere, veicoli che dal lato pratico non risultano né funzionali, né confortevoli e probabilmente neanche sicuri. Ma chi se ne importa, sono alla stregua di opere d’arte e vanno valutate per quello che appaiono e non per quello che sono.

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Oltre a questi eccessi, ci sono anche delle valide proposte da parte delle migliaia di accessoristi che consentono ad ognuno di trovare il pezzo giusto per la propria vettura o fuoristrada.

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In mezzo a queste follie ci sono anche i costruttori, quelli veri, che approfittano di questa babele per presentare le loro ultime novità. Certo nessuno si deve aspettare di trovare l’ultimo modello di utilitaria o la vettura per il figlio neo patentato. Da queste parti i cilindri sono sempre più di 4 e la cilindrata oltre i 3 litri.

L’attenzione è concentrata principalmente su tre Gruppi che con i loro Marchi monopolizzano il mercato USA, ovvero Chrysler, Ford e General Motors, tanto per dirli in ordine alfabetico.

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Jeep con il suo brand Mopar ha esposto 7 concept, ovvero vetture della normale produzione accessoriate e rifinite con gli after market disponibili sul catalogo Mopar.

La Wrangler Maximum Performance, la Wrangler Mojo e la Cherokee Dakar non sono delle novità in quanto sono state presentate in occasione del Moab Easter Jeep Safari della scorsa primavera 6 concept Jeep al “Moab Eastern Jeep Safari”.

più interessanti o quantomeno piacevoli le interpretazioni sulla Fiat 500 L, 500 Abarth e sulla nuova Renegade, ovvero la 500X a stelle e strisce.

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Per la 500 L Custom hanno voluto combinare il design italiano con la cultura della West Coast, presentandola in una inedita livrea bicolore rosso/nero, simile a quella proposta da Fiat, ma con il nero più basso sulla linea di cintura e che copre anche il cofano motore. Stesso abbinamento di colore anche negli interni in pelle Katzkin, sul volante e sulla plancia.

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Anche la 500 Abarth si presenta bicolore, questa volta rosso/bianco con il rosso sopra e il bianco sotto marchiato da un vistoso scorpione sul cofano che assegna il nome al modello Scorpion. Se la meccanica è quella di origine, compreso l’impianto di scarico ed i cerchi, Mopar ha voluto dare il suo tocco dipingendo di rosso la cornice degli spot fendinebbia anteriori, dare l’effetto fumé ai gruppi ottici anteriori e posteriori, nonché mettere le coppe in carbonio ai retrovisori esterni. Anche nella 500 Abarth Scorpion l’effetto bicolore è riproposto nell’abitacolo, in particolare nei sedili sportivi in pelle Natzkin e sulla plancia dove ritroviamo il logo dello scorpione.

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Due allestimenti diversi invece per la Renegade, estivo per la Riptide, invernale per la Frostbite.

La Riptide (Risacca) ricorda le beach car molto in voga anche da noi negli anni ’60, la carrozzeria si presenta con un bel colore Vibrance Grandeur Blue, colore che viene riproposto anche all’interno nella cornice del cruscotto e negli inserti delle porte. Al posto dei classici tappetini in gomma, il pavimento è realizzato in legno di teak.

Come la Frostbite (Congelamento) è di colore bianco ghiaccio sul quale risaltano i particolari come la mascherina, le coppe dei retrovisori esterni e la parte centrale dei cerchi verniciati in tinta azzurro acqua metallizzato. Lo stesso abbinamento bianco/azzurro lo ritroviamo nell’abitacolo, nei sedili in pelle Natzkin, inserito nella plancia nera e nei pannelli delle porte.

In ambedue le versioni troviamo il motore a 4 cilindri da 2,4 litri con una potenza di 184 cv e cambio automatico a 9 rapporti che è disponibile in alternativa all’1.4 litri turbo da 160 cv con cambio manuale a 6 rapporti.

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Ford ha presentato 2 interpretazioni sul F-150, il popolare pick-up prodotto dal 1948, giunto alla XII Serie e per 24 anni il più venduto negli Stati Uniti.

Il Deegan 38 realizzato in collaborazione con il campione di motocross freestyle Brian Deegan, si caratterizza per la livrea teschiata, tanto per evidenziare il suo carattere cattivo, confermato anche dal kit cerchi/pneumatici Mickey Thompson e dai doppi ammortizzatori Fox Racing Shox. Sulla calandra una serie di 10 spot KC con 4 Led ciascuno come luci di profondità e altri 7 su una barra sopra la cabina di guida. Il motore è un 3,5 litri EcoBoost V6 twin-turbo con la potenza portata a 530 cavalli. Le prestazioni sono esaltanti per il tipo di veicolo, con una velocità massima di 200 km/h e lo 0-100 in meno di 6 secondi. Nell’abitacolo un potente impianto Hi-Fi posizionato dietro i sedili, con 10 altoparlanti Rockford Fosgate.

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Assetto variabile per il Street Truck che porta il nome del campione di Formula DRIFT Vaughn Gittin Jr. Si nota subito l’assetto molto basso ottenuto con l’Air Lift Performance che consente di avere una escursione di 30 cm delle sospensioni Kibbetech. Basso su strada e alto in fuoristrada.

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Chevrolet, marchio leader di General Motors, ha presentato il pick-up Colorado Performance realizzato in collaborazione con il campione di motocross Ricky Carmichael, 150 vittorie tra il ’97 e il 2007. Per soddisfare le esigenze dei tanti crossisti, ha voluto maggiorare le dimensioni del cassone di serie (2.430 mm x 1.880 mm) in modo che possa contenere agevolmente 2 moto. Invariato lo spazio interno di questo modello a doppia cabina. Piacevole l’abbinamento del colore grigio opaco della carrozzeria con il giallo di una strip sulla fiancata e sui cerchi da 17” in alluminio tipo Z71 con pneumatici Goodyear Duratec.

Il CEO di Mopar, Pietro Gorlier, con il SEMA Award

Il CEO di Mopar, Pietro Gorlier, con il SEMA Award

Come in ogni edizione del SEMA (Specialty Equipment Market Association), viene consegnato l’Award, ovvero il riconoscimento, per il Marchio che più e meglio degli altri ha attirato l’attenzione del pubblico all’interno dei padiglioni. Anche quest’anno ed è il 5° consecutivo, questo Award è stato vinto da Jeep Mopar e il premio è stato ritirato dal CEO di Mopar Pietro Gorlier.

Paolo Pauletta

 

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