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Cannes Yachting Festival 2014

In sospensione tra sogno e realtà, l’esposizione de La Croisette supera, come numero di espositori, quello dello scorso anno. Molte le prime assolute

Festival Cannes'14

Da domani, martedì 9, aprirà al pubblico sino a domenica 14 settembre, la rassegna francese, una delle più importanti del settore nautico da diporto, forte di 657 espositori, il che, visti i tempi, è segno di vitalità, resistenza ma soprattutto di richiesta quanto meno costante da parte del particolare segmento di mercato servito.

Se guardiamo alla nazionalità degli espositori ed alla correlata tipologia di barche rigide esposte (tralasciamo la presenza, pur consistente di fabbricanti di imbarcazioni pneumatiche e semirigide, di accessori, abbigliamento, servizi e quant’altro) registriamo la preponderante partecipazione, né potrebbe essere altrimenti, della cantieristica europea, Francia in testa con 181 espositori (37 barche a motore, 23 a vela, 1 multiscafo) seguita dall’Italia con 109 espositori (53 barche a motore, 8 a vela e 3 multiscafo), dalla Germania e dalla Spagna con 9 espositori ciascuna, Polonia e Turchia (4 e 4), Ucraina (1); buona la presenza degli USA con 21 espositori (9 barche a motore, 2 a vela e 2 multiscafo) e interessante quella della Cina con 2 espositori.

Cannes

Tutto questo distribuito su tre esclusive località della Costa Azzurra poste da un’estremità all’altra de La Croisette, location di per se invidiabile che ospita barche da sogno, che possono essere ammirate staticamente o, in molti casi, provate direttamente in mare:

● Vieux Port: sono oltre 500 le nuove imbarcazioni sia a motore che a vela da 10 a 50 metri ospitate nel magnifico contesto di Vieux Port che, a terra, registra anche la presenza di numerosi espositori dedicati ai servizi e alle attrezzature.

● Port Pierre Canto: è il regno dei maggiori broker europei e americani.

● Palais des Festivals: è qui, all’Espace Riviera, che i marchi più prestigiosi espongono le loro più esclusive realizzazioni.

Da sottolineare che ben 150 sono le novità esposte per la prima volta lungo La Croisette e fra queste Absolute 64 Fly, Amercento, Aureus XV Absolute, Azimut 80, Baglietto 46 displ, Cerri 102, Couach’s 2600 Fly, Cranchi trawler, CNB 76, Delher 38, Dominator 640, Ferretti F960, Fountain pajot’s cumberland 47 lc, Jeanneau – Velasco 43, Mangusta 94, McY 86, Moonen 100 explorer, Oceanis 38&55, Princess 98 MY, Sunseeker – Predator 80, Wauquiez – Centurion 57… vediamo le italiane più da vicino.

Azimut 80 Flybridge

azimut 80

Questo dinamico Flybridge, caratterizzato da ampi spazi, tanto interni che sui ponti esterni, è lungo fuori tutto 25,2 metri, largo 6,18 metri e con un peso di 64 tonnellate, ed è mosso da un’unità MAN CRV12 con potenze da 1.550 a 1.800 cv che lo spingono ad una velocità massima di 28/31 nodi per una velocità di crociera di 24/26.

Questo «80» ha fatto iniziare il 2014 di Azimut Yachts in modo più che positivo avendo ricevuto lo scorso 6 gennaio a Londra l’award per la categoria «Flybridge» oltre i 55 piedi; il riconoscimento è stato attribuito, dopo approfondite prove in mare da redattori e boat tester specializzati, in concomitanza con il London Boat Show e nell’ambito dei Motor Boat Awards 2014, contest organizzato dalle autorevoli riviste inglesi Motor Boat&Yachting e Motor Boats Monthly. 

Baglietto 46 DISPL

baglietto 46 m

Doverosamente premesso che Baglietto celebra quest’anno il suo 160° anniversario, diciamo subito che questo 46 metri è stato varato lo scorso luglio presso il cantiere di La Spezia ed è mosso da due propulsori Caterpillar 3512B da 1.455 kW (1.977 Hp) a 1.835 giri minuto ciascuno che lo spingono a 16,5 nodi con una velocità di crociera di 16 nodi.

Il design esterno (un armonico mix di linee morbide e tese) è opera di Francesco Paszkowski, ed è caratterizzato a poppa da un ampio beach club di circa 25 mq ed a prua da uno spazio tecnico che ospita il rescue boat ed un dinghy di 5,50 m. Gli interni – contraddistinti da volumi importanti e contrasti cromatici che giuocano sul chiaro-scuro – sono stati curati dallo stesso Paszkowski assieme all’architetto Margherita Casprini.

Questa è la prima di cinque imbarcazioni di range compreso tra 43 e 54 metri attualmente in costruzione due delle quali (un 46 m ed un 54 m) sono già state poste sotto contratto da due armatori europei. 

Cerri 102

Cerri-102-Flying-Sport-run-2

Design dinamico che sottolinea una velocità massima di 40 nodi (crociera 33) ma che lascia spazio ad ampie zone living sia interne che sul ponte di coperta ed a 5 suites, ciascuna con proprio servizio en suite, per 10 ospiti che possono usufruire anche di due saloni ed un daytoilet. Gli esterni evidenziano uno spazioso ponte superiore con divano centrale trasformabile in materasso prendisole mentre nella zona di prua sono disponibili altri spazi prendisole ed un divano circolare che può ospitare fino a 20 persone; nel pozzetto di poppa, infine, è alloggiato un tavolo per 10 ospiti con frigobar ed un’altra zona prendisole (la cucina è ovviamente autonoma).

Il Cerri 102 è spinto da 2 motori MTU 16 V 2000 M94 da 2.600 cv complessivi grazie ai quali si raggiungono 38 nodi di velocità massima e 32 di crociera. La lunghezza fuori tutto e larghezza (in metri): 31, 10 e 7,2. Le altre caratteristiche: Peso 153 tonnellate – Pescaggio 1,80 metri – Capacità carburante 10.000 litri – Capacità acqua 2.000 litri. 

Cranchi ecotrawler 53

cranchi 53

È il primo semiplanante di Cranchi al debutto nel segmento delle Long Distance; oltre ad ispirarsi alle navette classiche, questo trawler 53 ha anche una vocazione ecologica grazie ai quattro pannelli fotovoltaici montati sul flybridge, occorre dire ancora in fase sperimentale in sede nautica, ed all’utilizzo di due propulsori Volvo Penta IPS 600 EVC/E da 435 cv ciascuno che, nonostante la potenza limitata ma grazie alla carena semiplanante, garantiscono una velocità massima di 23 nodi un dato che pone questo trawler alla pari se non al di sopra di molti dislocanti.

Gli esterni sono ampiamente fruibili in virtù di un fly che ospita la postazione di comando esterna, una grande zona prendisole e una dinette. Sulla coperta di prua troviamo un altro solarium mentre a poppa è collocato, dietro al pozzetto con divano angolare, un’utile spiaggetta.

Dal pozzetto si passa, attraverso una porta, al living interno con zona pranzo e cucina attrezzata che precedono la postazione di guida; una scala porta sottocoperta dove si trovano la cabina armatoriale a centro barca con bagno en suite e cabina armadio, una cabina vip a prua più un’ulteriore cabina opzionale per l’equipaggio ed un terzo ambiente personalizzabile a piacimento

Qualche dato tecnico: lunghezza fuori tutto 17,00 m ca., lunghezza scafo 15,00 m ca., larghezza massima 4,95 m ca., pescaggio alle eliche 1 m ca., peso con motori 18.200 kg ca., portata persone max e peso 14/1.400 kg ca., capacità serbatoi carburante ed acqua rispettivamente 2.800 l ca. e 810 l ca.

Ferretti Yachts 650 

Ferretti fy 650

Il nuovo «650», che viene presentato in anteprima mondiale a Cannes, nasce dalla collaborazione tra l’AYT&D (Advanced Yachts Technology & Design), il centro di ricerca, stile e sviluppo prodotto di Ferretti Group e lo Studio Zuccon International Project. Può essere definito l’ambasciatore di quella che sarà la linea «Yachts» di Ferretti, profondamente rinnovata, nella fascia sotto i 70 piedi (la lunghezza f.t. è di 19,67 metri, la larghezza 5,25, il dislocamento 34,8 tonnellate a vuoto e 41,2 ed il pescaggio – chiglia – è di 1,50 metri).

Gli esterni sono dominati da un aerodinamico flybridge mentre i nuovi fregi in vetroresina «tagliano» nella sovrastruttura il profilo delle vetrate e, più in basso, unificano le finestrature delle tre luminose cabine sottocoperta.

L’area di poppa è stata progettata per agevolare la movimentazione del tender il cui lift è in grado di scendere di un metro rispetto alla posizione originaria, permettendo così un comodo accesso al mare ad un tender da tre metri senza l’ausilio della gruetta.

Questo nuovo «650» prevede diverse configurazioni alternative degli spazi sia esterni che interni. Il ponte principale è un funzionale open space ed il fatto che anche la cucina lo sia, permette di utilizzarne l’ambiente anche come area aperta sia verso a poppa che verso la zona pranzo e il living, creando un’area bar/aperitivo a favore della convivialità degli ospiti e dell’armatore che, sottocoperta, trovano tre cabine doppie (Suite padronale, cabina vip, e cabina per gli ospiti) con tre bagni separati più un locale equipaggio.

Tutti gli interni sono stati concepiti e realizzati come se il «650» fosse di livello ancora superiore ed ecco quindi l’illuminazione comandata tramite interruttori soft touch, l’esteso utilizzo di rovere – rigato – «Silver Oak» (un’elegante essenza grigia con sfumature argento) e l’offerta anche della versione «hard-top» e, a proposito di versioni particolari, va ricordato che Ferretti ha anche pensato agli armatori dell’Estremo Oriente, progettando l’edizione «TaiHe Dian».

Lo specifico allestimento di questa versione dedicata prevede la modifica di alcuni ambienti destinati a zone per business meeting o momenti ludici, in sostituzione di altri ambienti; per raggiungere l’obiettivo si porta la cucina nel lower deck al posto della cabina ospiti a dritta e, nell’area così ricavata, viene allestita una grande dinette mentre la parte centrale del salone, ed il resto degli allestimenti, non vengono toccati.

La versione standard è equipaggiata con una coppia di Caterpillar CAT C18 per una potenza complessiva di 1.015 o 1.150 cv (la versione opzionale) che permettono di toccare i 31 o 33 nodi di velocità massima e di tenere agevolmente i 27 o 30 di crociera. 

Giovanni Notaro