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Ritornano i corsi gratuiti della Bikers Academy

Presentata a Roma l’edizione 2014 dei corsi di sicurezza stradaledestinati alla fascia d’età più giovane… ma non solo

Di iniziative sulla sicurezza stradale ce ne sono tante. Fin troppe, verrebbe da dire. Ma spesso, anche il più benevolo degli osservatori è costretto ad ammettere che ci si trova di fronte a proposte scarsamente efficaci, poco o nulla incisive e, in ogni caso, non credibili. E il destino di tutto quello che è poco o nulla credibile, è inevitabilmente quello di non essere rispettato.

Molte campagne sulla sicurezza stradale si esauriscono nell’asettica, inquietante elargizione di moniti su come comportarsi, sul rispetto per se stessi e per gli altri, ma con enfasi e toni quanto mai inappropriati, al punto che spesso e volentieri, dopo qualche minuto, non solo si dimentica totalmente ciò che si è ascoltato, ma si è tentati di porre in atto comportamenti secondo logiche del tutto opposte a quelle che dovrebbero essere, in realtà, trasmesse ai destinatari. Destinatari che spesso (o meglio, quasi sempre) provengono dalla fascia più giovane della collettività. L’immagine è quella di un guidatore di un’auto, o di una moto, che sopraggiunge velocemente, troppo velocemente: se noi gli facciamo cenno di rallentare, e magari ostentiamo pure il nostro disappunto per la sua condotta di guida, chiaro come il sole che, colto sul vivo, accelererà ancor più rabbiosamente, come a voler ribadire il suo diritto all’arroganza stradale. Vuoi perché chi trasgredisce, in genere, non ama essere ripreso pubblicamente, ma soprattutto perché quando si coglie nel segno, si ottengono solo risposte risentite.

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Patrizio Vanessi di CSE Italia

Patrizio Vanessi di CSE Italia

Che la si voglia intendere come un concetto, un insieme di comportamenti o una somma di principi, la sicurezza stradale richiede i giusti modi per essere insegnata. Cosa facile a dirsi ma, nella pratica, quanto mai impegnativa. E se le parole, come diceva Nanni Moretti in “Palombella Rossa”, sono importanti, i fatti concreti lo sono ancora di più.

Ed è proprio sui fatti concreti che, da tre anni, viene organizzata la “Bikers Academy”: questo corso di formazione sulla sicurezza stradale, facile e intuitivo nell’apprendimento, è totalmente gratuito. L’iniziativa, ideata e progettata da Patrizio Vanessi di CSE Italia, che ne coordina l’attuazione, è Patrocinata dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, dalla Presidenza della Camera dei Deputati, dal Senato della Repubblica e dall’Associazione Vittime della Strada Onlus.

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Bikers Academy

On. Paolo Gandolfi

On. Paolo Gandolfi

Il corso, rivolto ai ragazzi in età compresa tra i 14 e i 17 anni, è integrato nelle lezioni di teoria previste dal Codice della Strada per chi intenda conseguire la patente AM o la patente A1. “Bikers Academy” è così inserito nei pacchetti formativi di ben 1.200 autoscuole e ai partecipanti, al termine delle lezioni, viene rilasciata la Biker Academy Card, documento attestante l’aver effettivamente frequentato questa tipologia ulteriore e complementare di lezioni, che riguardano l’utilizzo del casco e dell’ABS, la manutenzione del veicolo e i comportamenti più corretti da tenere in ambito urbano, mediante “un linguaggio fresco e interattivo, per muoversi con responsabilità e sicurezza nei primi passi sulla strada”, ha spiegato Cesare Galbiati, della Segreteria Nazionale Unasca.

A ricevere la Biker Academy Card sono stati, nel 2012 e nel 2013, complessivamente 6.000 ragazzi di tutta Italia. L’edizione 2014 della “Bikers Academy” è stata presentata a Roma, presso la Camera dei Deputati, il 6 maggio, alla presenza dell’on. Paolo Gandolfi, componente della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati e relatore per la riforma del Codice della Strada. Il progetto è promosso da ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Moto Accessori), che raggruppa oltre 170 aziende aderenti a Confindustria, e vede la partecipazione delle autoscuole aderenti di Unasca (Unione nazionale autoscuole e studi di consulenza automobilistica) e Confarca (Confederazione autoscuole riunite e consulenti automobilistici).

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Tra le novità di quest’anno, è di rilievo l’allargamento della partecipazione a “Bikers Academy” per chiunque si recherà in autoscuola per conoscere tutte le tecnologie e buone pratiche comportamentali che consentono di ridurre sensibilmente gli incidenti gravi e fatali: dall’utilizzo di tecnologie quali l’ABS, alla scelta e all’uso corretto del casco, dalla manutenzione dei pneumatici, alla manutenzione del motore fino al comportamento da adottare alla guida.

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Per i titolari delle autoscuole aderenti al progetto, e gli istruttori in esse operanti, sono stati previsti dei corsi formativi totalmente gratuiti, tenuti da consulenti tecnici e specializzati. “Apriremo le nostre aule anche ai genitori dei ragazzi, per un ripasso delle norme comportamentali e della segnaletica”, ha ricordato Paolo Colangelo, Presidente di Confarca. La logica di fondo del progetto, che ne fa uno degli elementi di differenziazione delle tante iniziative sul tema, non sempre efficaci e non sempre memorabili, sta nell’indurre nei destinatari il concetto di “qualità”, inteso come valore di sicurezza oggettivo. È nel settore delle due ruote, infatti, che molti incidenti si verificano – o hanno conseguenze più gravi – per la scarsa qualità di materiali, dispositivi, accessori.

Il dott. Fabian Osamy Narizuka di Shoei Italia

Il dott. Fabian Osamy Narizuka di Shoei Italia

I partner del progetto (Shoei, Bosch, Continental e Castrol) sono nomi talmente noti nel panorama motorbike, da essere superflua ogni presentazione, e che testimoniano con la loro presenza l’adesione sostanziale – e non solo formale – ai contenuti dell’iniziativa.

Indossare il casco – spiega Fabian Osamy Narizuka di Shoei Italiadeve rispondere a un senso di protezione personale, e non solo a un obbligo di legge”.

La Bosch, dal canto suo, partecipa quale leader mondiale nei sistemi antibloccaggio (ABS): sistemi che, da alcuni anni, sono comunemente accessibili anche sugli scooter di fascia inferiore, e che richiedono da parte degli utenti una migliore consapevolezza nell’impiego, e soprattutto nelle modalità di funzionamento.

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I motociclisti esperti conoscono bene le conseguenze nell’uso di lubrificanti di scarsa qualità, ma i più giovani – anche attratti dal facile risparmio di pochi euro – possono rischiare molto rivolgendosi ai cosiddetti “prodotti da supermercato”: è il messaggio collegato alla presenza di Castrol.

La dott.ssa Carlotta Capurro, Marketing Manager di Continental Italia

La dott.ssa Carlotta Capurro, Marketing Manager di Continental Italia

La sicurezza è da sempre al centro delle nostre attività – ha sottolineato Carlotta Capurro, Marketing Manager di Continental Italiatuttavia abbiamo deciso di aderire a Bikers Academy, anche per far passare il messaggio che la qualità va a braccetto non solo con la sicurezza, ma anche con le performance”.

Tutte le informazioni su “Bikers Academy” sono disponibili sul sito www.bikersacademy.it, dove è possibile scaricare i materiali didattici e visualizzare la lista di tutte le 1.200 autoscuole aderenti. Alla fine del corso il partecipante potrà compilare un quiz presso l’autoscuola di riferimento e, rispondendo correttamente alle domande, partecipare al concorso a premi associato e ottenere l’attestato di frequenza per richiedere i crediti formativi al proprio Istituto Scolastico.

Alessandro Ferri