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Proteggere gli aerei di linea dai missili?

Quanti, almeno una volta nella vita, sono saliti a bordo di un aereo di linea, hanno ascoltato dagli assistenti di volo le numerose procedure di sicurezza in caso di incidente: maschere d’ossigeno, uscite di sicurezza, salvagenti, percorsi luminosi. Le misure volte a proteggere gli aeromobili di linea o privati da eventuali missili sono invece nulle. I media del mondo intero continuano a parlare del tragico «incidente» in cui hanno perso la vita 298 persone. Le dinamiche sono ancora avvolte nel mistero, ma esiste una possibile contromisura per impedire tragedie come quella avvenuta per il volo della Malaysia Airlines? È il quesito che si sono posti anche dalla FoxNews citando fonti del Massachusetts Institute of Technology e focalizzando l’attenzione sulla protezione degli aerei da potenziali attacchi missilistici.

Intanto, un dato su tutti: fin da quando esiste il volo, più di una dozzina di aerei di linea sono stati abbattuti da missili. Una risposta potrebbe essere lo «Sky Shield», un nuovo sistema israeliano che avrebbe già dimostrato la sua efficacia proteggendo in alcuni test realistici un Boeing 737 della El Airlines.

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Lo Sky Shield devia i missili «confondendoli». La versione commerciale dello Sky Shield ed il suo dispositivo integrato chiamato Multi-Special Infrared Countermeasure device (C-MUSIC), hanno avuto così tanto successo che sarà utilizzato sugli aerei commerciali israeliani. C-MUSIC è installato sulla pancia di un aereo. L’integrazione della tecnologia laser con le telecamere termiche, consente al C-MUSIC di rilevare rapidamente i missili in arrivo e di deviarne la traiettoria disturbando il loro sistema di guida.

L’Air Force americana per proteggere gli aerei cargo e cisterna attualmente utilizza la tecnologia chiamata Large Aircraft Infrared Countermeasures Systems. L’Air Force One, un Boeing 747 pesantemente modificato che trasporta il Presidente degli Stati Uniti, presumibilmente è dotato di dispositivo di difesa missilistica simile. Ma se da un lato le possibili contromisure esistono, dall’altro è praticamente impossibile installarli su tutti i velivoli privati del pianeta.

Secondo il Massachusetts Institute of Technology o MIT il problema è di natura tecnologica (oltre che economico). Nessuna linea aerea spenderebbe miliardi di dollari per contromisure efficaci per contrastare un lanciarazzi come il Buk M-1 (lo stesso da cui è partito il missile che ha abbattuto il Flight 17), ma l’attuale tecnologia a buon mercato potrebbe essere utilizzata per proteggere gli aeromobili contro i missili a spalla a ricerca di calore a spalla: una minaccia molto più comune.

Secondo la CIA, numerosi gruppi di ribelli hanno fatto irruzione in alcuni depositi militari in Iraq e trafugato decine di Man-portable air-defense systems, sistemi missilistici a corto raggio trasportabili a spalla.

Ma sempre secondo il MIT l’industria aeronautica non si pone il problema della protezione, perché la maggior parte delle compagnie aeree americane non sorvola zone di guerra.

Anche Northrop Grumman ha sviluppato il proprio sistema missilistico di difesa, noto come «Guardian». E stato installato con successo su una varietà di aeromobili MD-11.

L’azienda afferma che “il sistema fornisce protezione a 360 gradi contro un’ampia gamma di minacce missilistiche. Quando il Guardian rileva un MANPADS, segue il missile in arrivo, quindi indirizza un raggio laser contro il sistema di guida del missile, accecandolo. L’intero processo si concretizza in due/cinque secondi e non richiede alcuna azione da parte dell’equipaggio dell’aeromobile”.

Il sistema Guardian include un laser multibanda pointer/tracker e un sensore di allarme. Il sistema è contenuto in un unico pod installato sulla parte inferiore della fusoliera. Il sistema pesa circa 550 chili e sporge appena 18 centimetri dalla linea del velivolo.

La Missile Defense Act Commercial Airline è stata introdotta dal Congresso nel 2003, per stornare i finanziamenti pubblici per coprire i costi dei sistemi di deterrenza missilistica per gli aerei di linea americani. Il disegno di legge prevede l’installazione di un sistema elettronico che (A) identifichi la minaccia di un missile in arrivo, (B) individui la fonte della minaccia e (C), interrompa il sistema di guida del missile in arrivo. Nonostante il Congresso abbia deliberato in tal senso, ad oggi non vi è necessità di imporre una tale protezione a tutti gli aerei di linea.