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2-4 settembre 2011: si celebra il 90° anniversario del 1° Gran Premio d’Italia

La Settimana Bresciana organizzata dal Club Musical Watch Veteran Car e dall’ASI  giunta alla sua settima edizione, celebra una ricorrenza poco nota: i 90 anni del 1° Gran Premio d’Italia che non fu disputato a Monza, ma bensì a Montichiari, a 20 km da Brescia, in località Fascia d’Oro.

Dall’anno successivo, completata la pista monzese, il Gran Premio trovò la sua collocazione storica, con quattro eccezioni nel 1937 si disputò a Livorno sul Circuito di Montenero,  nel 1947 a Milano in quanto Monza era inagibile, nel 1948 a Torino sul Circuito del Valentino e nel 1980  ad Imola.

Montichiari vanta perciò un primato eccezionale, che verrà celebrato con lo scoprimento di un monumento, opera dello scultore bresciano Giampietro Abeni “Gineba” proprio il 4 settembre a 90 anni esatti da quella corsa, vinta dal francese Jules Goux su Ballot , un grande pilota passato alla storia  in quanto primo europeo, a vincere a Indianapolis nel 1913.
Come al solito la Settimana Bresciana ha già raccolto più iscrizioni di quante siano gestibili e sarà difficile il lavoro della commissione che a malincuore dovrà escludere diversi pretendenti. Il programma prevede, il 2 settembre l’arrivo degli equipaggi a Brescia e la sfilata in città, mentre il sabato 3 settembre i veicoli varcheranno i cancelli del parco di divertimenti di Gardaland,  sfileranno a Bardolino, Desenzano e Sirmione da dove  gli equipaggi si imbarcheranno sulla Motonave Tonale, per una crociera sul Garda con cena di gala a bordo.

La domenica  4 l’inaugurazione del monumento a Montichiari e il rientro a Brescia per le numerose premiazioni,  che si svolgeranno nel Museo della Miglia, che è  anche la sede del Musical Watch Veteran Car Club,  organizzatore di questa complessa manifestazione, che fa di Brescia e dintorni un vero “museo viaggiante” che porta sulle strade, questi veicoli che solo nelle esposizioni più famose si possono ammirare.

Questo raduno europeo di gioielli a due, tre e quattro ruote, risponde  in modo perfetto  alla filosofia culturale dell’ASI, che intende portare sotto gli occhi del pubblico di tutte le età la testimonianza di questi veicoli allora considerati elitari, che sono stati però la base di quell’evoluzione tecnologica e stilistica che ha dato origine alla motorizzazione di massa.

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