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Missione Mobilità: “No allo spegnimento del motore dell’economia”

È stata presentata presso la sede dell’Aci a Roma, la nuova edizione della manifestazione promossa da AMOER che si terrà nelle giornate del 21 e 22 giugno

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Rilanciare la passione per la mobilità su due e quattro ruote e denunciare le continue vessazioni subite da automobilisti e motociclisti, proponendo alle istituzioni analisi e ricette concrete per superare la crisi del settore.
Con questo spirito approda a Roma il 21 e 22 giugnoMissione Mobilità”, la manifestazione in programma presso la sede della Pontificia Università Lateranense promossa da AMOER – Associazione per una Mobilità Equa e Responsabile e presentata oggi presso la sede dell’ACI.

Missione… rilancio

Tre i temi guida di questa edizione: “La denuncia della continua demonizzazione e vessazione fiscale del bene auto”, “Il rilancio dell’intera filiera della mobilità come trampolino per una possibile ripresa economica e occupazionale”, “La riscoperta dei sentimenti di passione e libertà che da sempre i motori sanno evocare”. Nel corso di una due giorni di incontri si confronteranno istituzioni, imprenditori, esperti del mondo scientifico e universitario, rappresentanti della filiera dell’auto e delle moto e appassionati dei motori su argomenti di stretta attualità per il settore.

Riaccendere la passione

L’auto, e la mobilità a motore più in generale, – afferma Pierluigi Bonora, giornalista e Presidente di AMOER – sono oggi strette tra due fuochi: da una parte l’incendio economico (con il drammatico calo dei consumi) che la politica sembra incapace di arginare; dall’altro la crescente opera di vessazione dell’auto e dei suoi utilizzatori condotta su più fronti per nascondere ritardi infrastrutturali e inadempienze da parte delle istituzioni. Tale opera sta spegnendo la passione per le quattro e le due ruote, soprattutto tra i più giovani. Le Case Auto sono chiamate oggi a ridefinire le strategie per interpretare al meglio i desideri delle nuove generazioni che non vedono più nell’auto il simbolo di libertà e divertimento”.

“Siamo provocatoriamente contrari”, conclude Bonora, “a una città senza motori in quanto auspichiamo la definizione di una politica integrata della mobilità che tenga conto di tutti i sistemi di trasporto, dalle auto alle bici passando per moto e scooter, tutelando sempre la libertà di spostamento dei cittadini, senza preclusioni ideologiche e demagogiche”.

Cosa cambia con l’IVA al 22%

Nel corso della conferenza stampa di presentazione è stata illustrata un’analisi sull’impatto sul mercato automobilistico del previsto aumento dell’IVA dal 21% al 22%.
Secondo le elaborazioni dell’AMOER su dati del Centro Studi Fleet&Mobility, l’aumento dell’IVA farà lievitare di circa 140 euro il costo medio che le famiglie sosterranno per l’acquisto dell’auto, allontanando ulteriormente i potenziali acquirenti dalla sostituzione dell’auto. A fronte di un costo medio per vettura di 16.775 euro (con IVA al 21%), il prezzo salirebbe a quasi 17.000 (+139 euro). Ripercussioni più pesanti graverebbero anche sulle vetture immatricolate da aziende (+169 euro) e società di noleggio (+152 euro). Non ultimo, l’eventuale aumento di un punto dell’IVA graverebbe anche sui carburanti, sulle manutenzione (con evidenti ricadute sul fronte della sicurezza) e sugli altri prodotti della filiera (pezzi di ricambio, olio, ecc…).

Di taglio diverso è stato l’intervento di Pierluigi del Viscovo, docente LUISS e membro della task force sull’auto di AMOER che ha evidenziato come sia “davvero difficile provare una relazione tra il calo dei consumi e l’aumento di un punto dell’ IVA. Basta ricordare quanto valgono le monete da uno e due centesimi. Un punto di IVA farebbe aumentare i prezzi di 8 millesimi (millesimi!). Ma è probabile che in molti casi i prezzi al dettaglio non subirebbero variazioni, poiché vengono fissati in base ad altre considerazioni, meno aritmetiche. In questi casi, sarebbe il dettagliante ad assorbire l’aumento, che si trasformerebbe in un’ulteriore tassa sulle sue vendite, non più un’imposta sui consumi finali. Per questo le associazioni del commercio sono così contrarie. Diverso sarebbe un aumento di 10 punti: allora sì, i prezzi cambierebbero, i consumatori acquisterebbero di meno e anche i produttori strillerebbero affianco ai commercianti”.

Per partecipare ai lavori, aperti a tutti e per consultare il programma della manifestazione è possibile visitare il sito: http://www.missionemobilita.it/.

Redazione Motori360