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Citroën DS3 Cabrio, una «mitica» scoperta…

Carattere esclusivo e primati da «chapeau», come il tetto azionabile elettricamente fino a 120 km/h, la disponibilità di 5 posti «seri» e la possibilità di 1 milione di combinazioni per personalizzarla, rendono questa francesina unica nel suo genere

Inno alla Deesse nel mese della sua «celebrazione». La sua storia parla di confini superati rispetto ai canoni accreditati delle auto dell’epoca. Un elemento di rottura, addirittura spaziale negli anni ’50, anni di rigido conformismo automobilistico. Stravolse la concezione dell’auto per famiglia facendo letteralmente galleggiare i fortunati on-board in una bolla di lusso, comfort e sicurezza totalmente nuovi per l’epoca. Né venne trascurato lo sport, con le diverse versioni da rallye-raid anche accorciate nel corpo vettura, e – a salire – con la realizzazione della famosa «SM», che dalla Croisette di Cannes venne anch’essa proiettata, in versione «camionette», in qualche raid africano. D’altra parte buon DNA non mente, visto che DS3 è anche Campione del Mondo WRC

Oggi la Citroën torna a cavalcare questo marchio, attribuendolo ad una gamma di vetture destinate ad attaccare, nei diversi segmenti di appartenenza, le rispettive fasce «premium». L’operazione è stata complessivamente coronata da successo e la piccola DS3 si è imposta – con filosofia completamente diversa – come valida concorrente di Mini e Fiat 500.

D’altra parte, i 200.000 esemplari prodotti nei primi tre anni di vita dimostrano la validità dell’intuizione ed hanno spinto la casa del Double Chevron a scendere nell’arena anche delle piccole cabrio, nicchia nella nicchia, ed anche qui i 1.700 ordini raccolti in poche settimane, in attesa che il 13 e 14 prossimi l’auto arrivi nelle concessionarie per il «mese DS», inducono all’ottimismo.

Dopo il successo della berlina DS3, scende in campo la cabrio!

È una cabrio inusuale, sofisticata per immagine, estetica, tecnica e godibilità. Caratteristici sono i montanti laterali fissi del padiglione. Un pregio, se si considera che a capote e finestrini anteriori aperti l’effetto plen-air è totalmente salvaguardato mentre con i finestrini chiusi si continua a godere del piacere del vento tra i capelli evitando, però, i vortici tipici di qualche classica cabrio… Unica del suo segmento, la DS3 Cabrio mantiene sempre i suoi 5 posti, con divano posteriore sdoppiabile e ribaltabile 2/3-1/3.


Il mantenimento della struttura di base ha permesso di contenere al massimo l’aumento di peso (solo +25 kg rispetto alla versione berlina contro un aumento medio di circa un quintale delle concorrenti), tutto concentrato nella diversa struttura del tetto in tela, nel nuovo lunotto, nel nuovo meccanismo di apertura a comando elettrico (notevole il fatto di poter aprire e chiudere il tetto sino a 120 km/h e sin dietro ai passeggeri, lasciando totalmente libera la visuale) e nel rifacimento della parte posteriore: il portellone è stato sostituito da uno sportello che si alza verticalmente grazie ad un ingegnoso gioco di pantografi, il che facilita carico e scarico anche in spazi ristretti, mentre la capacità di carico, diminuita di poche decine di litri, con i suoi 245 rimane pur sempre la migliore della categoria. Le modifiche al posteriore hanno comportato la rivisitazione dei gruppi ottici, ora a Led, che, una volta accesi, offrono una piacevole sensazione di «profondità», quasi un effetto 3D e che sono stati ripresi dal bellissimo concept Survolt. Immutati il muso piacevolmente aggressivo ed il montante del vetro laterale posteriore come pure le dimensioni esterne (lunga 3,94 m, larga 1,71 m – 1,99 a retrovisori aperti – e alta 1,48 m).

Da notare, infine, che il tetto in tela (prodotto dall’azienda che fornisce Bentley ed Aston Martin) è composto da 3 strati di tessuto sovrapposti: il primo per mantenere l’isolamento acustico, il secondo per la tenuta all’acqua ed il terzo per una migliore finitura. Inoltre, il fornitore lo produce lo assembla e lo invia direttamente alla linea di produzione dello stabilimento Citroën di Poissy pronto per essere montato.

Dalla cabrio alla «tua» cabrio

Ampia la gamma di modelli e allestimenti a disposizione:

cinque le versioni di base con motorizzazioni Euro5: la 1.2 VTi da 82 cv, con il nuovo 3 cilindri che al 15% di prestazioni in più abbina il 25% in meno nei consumi (da € 18.950), la 1.6 VTi da 120 cv (da € 21.650) e al top la 1.6 THP da 156 cv (da € 24.250) che abbiamo brevemente testato; su lato gasolio due motorizzazioni da 1,6 litri: l’ibrido stop&start di II generazione e-HDi FAP Airdream CMP-6 da 92 cv (da € 23.550) e 99 g/km di CO2 e successivamente l’e-HDi FAP Airdream da 92 cv (da € 23.050).

tre tipologie di cambio: manuali a cinque e sei marce per le versioni a benzina da 82 e 120 cv e per la THP da 156 cv e sei marce pilotato con inserimento automatico o manuale (tramite leva o paddle al volante) per la versione a gasolio.

tre gli allestimenti: Chic, So Chic (integrabili con il pacchetto «Perfo»: cerchi da 17”, sedili sportivi e pedaliera in alluminio) ed il più completo «Sport Chic». La versione di base, la «Chic», è di per se’ notevole (doppio airbag, ABS, climatizzatore manuale e vetri elettrici, regolatore di velocità e all’impianto stereo con CD/Mp3 con comandi al volante); la «So Chic», è arricchita dai cerchi in lega da 16 pollici, dal climatizzatore con filtro antipolline, dal Pack Chrome (particolari cromati della carrozzeria), da volante e leva freno a mano in pelle oltre che da inserti metallici e l’illuminazione soft. Infine la «Sport Chic», ovvero la versione top che, in aggiunta e a differenza della «So Chic», è dotata di cerchi da 17 pollici diamantati, climatizzatore automatico con filtro antipolline ai carboni attivi, doppio terminale di scarico cromato e sedile passeggero regolabile in altezza.

Ma l’acquirente ha a disposizione anche 7 tinte carrozzeria, 8 rivestimenti sedili, 6 finiture interne, 7 modelli di cerchi, 3 tipi di telo multistrato per il tetto (Nero, Blu Infini e Grigio Moondust con Monogramma DS). Può quindi praticamente costruirsi l’auto su misura, quasi avesse a disposizione un atelier…

Con il THP

Piccola, compatta e maneggevole com’è (ed anche potente, nella versione 1.6 THP a nostra disposizione) la DS3 Cabrio è concepita per i percorsi misti, aggrediti ad andatura più che sostenuta, o goduti in tutto relax a capote abbassata, magari con un sottofondo di distensiva road music. Ma anche in città, grazie alla grande elasticità del propulsore, si viaggia in piacevole souplesse mantenendo le marce alte ed evitando continui cambi.

Ad andatura sostenuta la guida risulta estremamente sicura, fluida e poco affaticante, l’inserimento dell’avantreno rimane rapido e preciso, complice un retrotreno che segue fedelmente la traiettoria, e solo viaggiando al limite, per ottenere il corretto riallineamento, occorre «giocare» con il pedale del’acceleratore. La non invasività dell’ABS permette di sfruttare le ottime doti di trazione che la DS3 sfodera efficacemente tanto sul misto quanto sul veloce. Più che buona, a tetto chiuso, l’insonorizzazione, che praticamente raggiunge i livelli della berlina grazie anche al coefficiente aerodinamico SCx di 0,69 m2.

«Porte aperte» quindi il 13 e 14 aprile presso le concessionarie italiane, in concomitanza del “mese DS, per conoscere, e magari scegliere, questa francesina che si dà delle… arie!

[ Tony Colomba ]


http://www.youtube.com/watch?v=RcolhXYrOlg