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Intertraffic: il «vincitore del traffico» viene dalla Repubblica Ceca

Si è aperta ieri la Fiera Internazionale del Traffico ad Amsterdam. Noi ci siamo. Una competizione agguerrita fra 91 aziende, ha visto assegnare l’Intertraffic Innovation Award a un’invenzione cecoslovacca per la gestione integrata della mobilità

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La più importante fiera del mondo nel settore del traffico e delle infrastrutture – inaugurata ieri e aperta fino all’8 aprile al centro fieristico di Amsterdam – assegna, nel corso di ogni edizione, un ambito riconoscimento a quei prodotti, servizi o idee che si distinguano per caratteristiche di innovazione, di eccellenza, e per il saper rispondere alle esigenze attese dalla collettività. Sia essa l’utenza finale, o i gestori di infrastrutture, o le pubbliche amministrazioni centrali o locali.

I settori in cui Intertraffic opera sono, come sappiamo, le infrastrutture del traffico, la gestione del medesimo, la sicurezza, i parcheggi e la cosiddetta «mobilità intelligente», o Smart Mobility (ovvero gli ITS – Intelligent Transport Systems, e le loro infinite applicazioni). E in conseguenza di ciò, una giuria internazionale ha esaminato ben 91 potenziali candidati (un record assoluto, per Intertraffic) per poi arrivare, dopo un’attenta analisi e valutazione comparativa, a una rosa finale di soltanto 15 in queste cinque aree. I premi sono stati cosi assegnati per ognuna di esse, tra le quali è stato infine scelto il vincitore assoluto del premio per l’innovazione Intertraffic 2016.

A vincere l’ambito riconoscimento è stata un’azienda della Repubblica Ceca, la CROSS Zlín (stand 10.111), che ha sbaragliato i concorrenti convincendo la giuria internazionale con il loro prodotto InVipo , una piattaforma intelligente per l’uso in città intelligenti, in grado di visualizzare i dati, aggregarli, e procedere al monitoraggio e all’integrazione degli stessi.

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InVipo ha dovuto confrontarsi con una forte e degna concorrenza: le altre due società selezionate erano infatti Siemens, il cui sistema SITRAFFIC SiBike aiuta a dare la priorità dei segnali per i ciclisti (non appena un ciclista provvisto di applicazione si avvicina all’intersezione, il centro di controllo attiva il comando per dare o estendere il tempo verde al semaforo) e Parkmobile, che ha proposto un sistema di parcheggio innovativo basato sull’integrazione del pagamento e della prenotazione nel cruscotto di un’auto.

InVipo ha particolarmente impressionato i giudici di Intertraffic, riportando in vita il concetto di una città intelligente, che integra una vasta gamma di dati, tra cui la misurazione dei flussi di traffico, la disponibilità dei parcheggi, la fasatura di semafori e pannelli informativi sul traffico: il tutto riunito in una piattaforma di visualizzazione di facile accesso web-based. Una soluzione che ha anche mostrato come possano essere facilmente aggregati i flussi di dati aggiuntivi, dimostrando che i giorni del semplice, convenzionale «traffic management» siano ora contati. E di come, in futuro, si parlerà soltanto di «gestione intelligente della città».

La giuria internazionale era composta da rappresentanti di enti e istituzioni coinvolti, a livello internazionale, nelle tecnologie sul traffico, come lo SWOV Istituto per la ricerca nella sicurezza stradale, l’Associazione Europea Associazione (EPA) e l’Università della Tecnologia di Eindhoven. Gli altri quattro vincitori finali nelle aree infrastrutture, traffic management, sicurezza e parcheggi, sono descritti a seguire.

Per le infrastrutture ha vinto Smart Ultimate Lightning dell’olandese Groep HR. È una lamina illuminante su cui viene impressa una serie di sensori, che permettono di accumulare energia, simile a quella utilizzata negli schermi degli smartphone. La lamina viene utilizzata su supporti informativi, per esempio allo scopo di fornire indicazioni stradali. E la superficie del segnale si raddoppia, come un pannello solare, grazie ad uno strato trasparente di celle fotovoltaiche. La giuria è stata favorevolmente impressionata dalla facilità di installazione e dalla potenzialità di questo sistema, così come dalle sue implicazioni per il miglioramento della sicurezza, offrendo anche una soluzione sostenibile reale e concreta.

Secondo classificato nel gruppo infrastrutture, il Quick-Cube di Silca Traffic Systems Europe BV. Si tratta di un dispositivo di illuminazione trasportabile, di piccolo dimensioni (su un rimorchio se ne possono trasportare 30 unità). Il Quick-Cube utilizza lampade a LED ed è completamente autosufficiente, consentendo più di 60 ore di lavoro. Per estendere l’autonomia è anche possibile aggiungere dei pannelli solari. Il palo di supporto, lungo nove metri, si aziona idraulicamente. Completa il gruppo il software ADD_C dell’italiana AISICO Srl, che permette di valutare automaticamente il degrado delle superfici infrastrutturali mediante veicoli ad alta velocità o UAV (droni). L’estrazione delle immagini acquisite dalle mappe della fotocamera e della degradazione DL Scan, operate dal Software ADD_C per il riconoscimento automatico e classificazione dei difetti, rappresentano un importante passo avanti nella valutazione del processo manutenzione delle pavimentazioni stradali.

La categoria del Traffic Management (o gestione del traffico) è stata vinta da Houston Radar per il suo innovativo prodotto Speedlane. Speedlane è un vero doppio raggio LASER, a bassa Potenza con frequenza ultra. È stato progettato per rilevare con precisione corsia, velocità e classe dei singoli veicoli e calcolare in base al volume corsia, occupazione, divario, velocità media, 85 ° percentile e parametri pregressi. Si monta facilmente su un palo utilizzando cinghie in acciaio inossidabile, e può essere utilizzato sia per installazioni temporanee e permanenti, potendo monitorare fino a un massimo di otto corsie. Sppedlane include anche una fotocamera di back-up visiva, e si caratterizza per l’alta facilità di installazione. Una volta installato è possibile iniziare a trasmettere quasi immediatamente i dati a un server basato su cloud. La giuria ha particolarmente apprezzato il fatto che questo prodotto sia rivolto a sistemi di gestione del traffico avanzati per gli enti locali costretti a operare su budget limitati. Come avviene ormai un po’ in tutto il mondo.

Il Traffic Management ha attirato una grande quantità di innovazioni negli ultimi mesi – ha detto il giurato Tom Stone, editore di Traffic Technology International – molte tecnologie, dai sensori Bluetooth a telecamere Lidar, sono diventate in breve tempo più accessibili, consentendo il loro impiego in contesti sempre più ampi nel mondo dei trasporti. Una tendenza che le presenze nella categoria per l’Intertraffic Innovation Awards di quest’anno riflettono pienamente. Ciò inoltre dimostra come la tecnologia possa raggiungere sempre maggiori livelli di penetrazione del mercato: e i nuovi sistemi per accedere e analizzare i dati sono stati sviluppati per capitalizzare questa crescita. La quantità di nuovo hardware e software a disposizione dei gestori del traffico è maggiore rispetto al passato, e in un mondo in cui le attività di trasporto potranno essere utilizzate con sempre maggiore efficienza, sarà la società nel suo complesso a trarne benefici”.

Altri finalisti di tale sezione sono stati il sistema di gestione OnDynamic di APM PRO, e quello di monitoraggio strada/meteo Ortana Meteos. OnDynamic è un framework intelligente di sensori Bluetooth, esenti da manutenzione e che non richiedono software specializzati. Rappresenta un innovativo sistema di taratura automatica in tempo reale, ed è facile da installare a bordo strada. È il primo sistema multimodale in grado di fornire dati in tempo reale relativi a tempi di percorrenza, velocità media, occupazione della sezione stradale, e problematiche di traffico, così come l’inquinamento atmosferico, lo stato e le condizioni del fondo stradale.
Neanche Ortana Meteos, presentato da Ortana, richiede l’installazione di sensori stradali incorporati, visto che opera attraverso sensori multipli non intrusivi, con lenti ottiche appositamente progettate. Il prodotto di questa azienda turca integra le tecnologie dell’infrarosso e del laser per rilevare tutte le condizioni stradali, tra cui la temperatura dell’asfalto, l’altezza dello strato d’acqua in caso di precipitazioni, lo spessore dell’eventuale strato di ghiaccio, la temperatura di congelamento, l’altezza della neve e il coefficiente di attrito.

La sezione sicurezza (safety) ha visto prevalere la Wheelright, col proprio sistema di gestione della gommatura dei veicoli. Tale sistema misura la pressione degli pneumatici, il peso del veicolo e la profondità del battistrada attorno alla circonferenza degli pneumatici, adattandosi a ogni categoria di veicolo. Facile da usare, senza attrezzature particolari, permette di segnalare al guidatore eventuali anomalie e oltre a prevenire gravi rischi di incidenti consente, ovviamente, di risparmiare tempo, carburante, pneumatici, e denaro. Gli altri prodotti selezionati nella rosa dei quindici sono stati il pannello VMS installato su veicolo proposto da EBO van Weel (Paesi Bassi) e la piattaforma SaferTraffic dell’israeliana SaferPlace.

Parlando della categoria Safety (sicurezza stradale) il presidente della giuria Peter van der Knaap, Direttore Generale di SWOV, ha dichiarato: “Ci sono state, quest’anno, oltre trenta presenze nella categoria di sicurezza. A parte le innovazioni nei prodotti già esistenti per migliorare la sicurezza degli utenti stradali, diverse voci cercano di migliorare la sicurezza della costruzione di strade e l’attività degli addetti al soccorso. Ciò riflette l’interesse verso la prevenzione degli incidenti più gravi. Inoltre, i prodotti che rendono il nostro traffico più sicuro sono sempre più intelligenti e connessi. Questo consente una maggiore efficienza delle infrastrutture e un miglioramento costante dell’efficacia degli interventi”.

Il pannello veicolare EBO permette, durante la gestione degli incidenti, di incrementare la sicurezza per gli automobilisti, operai e agenti del traffico. Nella piccola ma trafficata Olanda vi sono stati, nel solo 2014, ben 13 incidenti stradali che hanno coinvolto autoveicoli di organi di polizia. Di qui, la necessità di aumentare la sicurezza in questo settore. Il sistema permette di gestire tutte le funzioni del veicolo tramite un app, e operare da un tablet da una distanza fino a 100 metri, ponendosi in questo modo in una zona protetta lungo la strada. SaferTraffic invece è l’unica piattaforma tecnologica basata su video che permette di rilevare in modo efficiente e far rispettare le norme sul traffico e sul parcheggio in contesto ad alto rischio. La piattaforma unificata è modulare, e può essere facilmente installata in una vasta gamma di dispositivi basati su infrastrutture esistenti, migliorando in modo significativo la sicurezza stradale per i pedoni e i conducenti di autoveicoli.

Nel settore Parking a vincere è stata la filiale britannica del gruppo olandese Parkmobile, che ha proposto un ulteriore sviluppo innovativo dell’attuale app RingGO. Questa soluzione di parcheggio cashless, ovvero senza contanti, permette agli automobilisti di controllare la disponibilità di spazio di parcheggio nel centro di Londra, dirigersi direttamente verso l’area dove vi sono i parcheggi liberi, e pagare per lo spazio disponibile. Il prodotto utilizza un algoritmo unico che permette di far interagire i dati storici sui parcheggi, anonimi, con le informazioni in tempo reale ottenute dai sensori sui posti auto. Presente sul mercato da diversi anni, dispone ora della possibilità di controllare la disponibilità di posti auto in anticipo e permettere agli automobilisti di dirigersi verso tali spazi con la navigazione. Anche grazie all’impiego di sensori incorporati sulle strade. Tuttavia, ciò che veramente impressionato la giuria è stato lo sviluppo di un algoritmo predittivo, in grado di far conoscere agli utenti stradali quella che probabilmente sarà la disponibilità al momento dell’arrivo, anche per gli spazi non provvisti di sensori.

Le discussioni circa il parcheggio si muovono sempre di più dalle operazioni di accessibilità delle aree urbane e le informazioni sui clienti – dice Peter Martens, consigliere d’amministrazione EPA, anche lui in giuria – Una corretta gestione dei parcheggi e le informazioni sui clienti aiutare le città a ridurre il traffico automobilistico nelle aree centrali e per raggiungere gli obiettivi ambientali, mantenendo viva la città. Molte voci a Intertraffic sono di supporto a quelle politiche per la raccolta di informazioni di accesso (vale a dire il routing e il prezzo) e l’effettiva disponibilità di parcheggi e trasferire quelli in informazioni di orientamento per consentire ai visitatori di fare la scelta migliore per le loro visite specifiche”.

Gli altri finalisti nella categoria Parking sono stati il parcheggio MB multistrato di HR Groep, un robusto ed economico multistrato sistema di parcheggio di biciclette, e l’aggiornamento del ParkAssist M4 System. Questo sistema, basato su una sensoristica smart, mette l’intelligenza di elaborazione al servizio del concetto di parcheggio-spazio. Ogni singolo sensore ha la capacità di inviare in streaming di video sorveglianza il livello di occupazione di un’infrastruttura di sosta, abbinandoli ai dati inerenti le targhe, il riconoscimento nel tempo delle medesime e il monitoraggio di occupazione.

 [ Alessandro Ferri ]