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Goodyear sempre più vicina al pneumatico 100% sostenibile?

Entro quest’anno la possibile commercializzazione di un pneumatico realizzato al 70% con materiali sostenibili

Considerando solo il mero processo di produzione degli pneumatici, l’utilizzo di materiali sostenibili da parte della Factory statunitense è confermato dal fatto che:

  • i componenti di base di 8 gamme di pneumatici e di alcuni modelli Racing già includono olio di soia;
  • sin dal 2018 è stato più che raddoppiato l’uso di silice RHA (sottoprodotto della lavorazione del riso) nei suoi processi di produzione;
  • è stato recentemente presentato un pneumatico concept realizzato al 90% con materiali a basso impatto ambientale approvato per utilizzo stradale dal Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti.

Questo pneumatico concept – che segue a un anno di distanza un altro pneumatico concept che utilizzava il 70% di materiali sostenibili – ha mostrato una minore resistenza al rotolamento rispetto ad un tradizionale pneumatico realizzato con materiali classici e presenta il vantaggio di un maggiore risparmio di carburante e quindi una riduzione delle emissioni.

La commercializzazione su vasta scala di un pneumatico di queste caratteristiche rappresenta uno step importante per lo sviluppo della mobilità a basso impatto e Goodyear sta studiando il conseguente processo di approv- vigionamento di questi materiali; nel frattempo Goodyear farà testare questo pneumatico da alcuni suoi fornitori partner.

Caratteristiche del nuovo pneumatico sperimentale

Questo pneumatico dimostrativo con il 90% di materiali a basso impatto ambientale comprende 17 ingredienti in 12 diversi componenti, tra cui:

  • quattro diversi tipi di nerofumo, prodotti mescolando metano, anidride carbonica, olio di origine vegetale e olio di pirolisi estratto dai pneumatici a fine vita; queste versioni di nerofumo mirano alla riduzione delle emissioni di carbonio, allo sviluppo dell’economia circolare e all’uso di carboni biobased, senza intaccare le prestazioni;
  • olio di soia, che aiuta a mantenere la mescola flessibile ai cambiamenti di temperatura; l’olio di soia è una risorsa biobased che contribuisce a ridurre l’uso di prodotti a base di petrolio da parte di Goodyear; anche se quasi il 100% delle proteine della soia viene utilizzato a fini alimentari, un’eccedenza significativa di olio è disponibile per la produzione di pneumatici;
  • silice, componente spesso utilizzato per migliorare l’aderenza e ridurre il consumo di carburante; la silice di alta qualità utilizzata in questo pneumatico dimostrativo deriva dal residuo della lolla di riso (RHA silica), un sottoprodotto della lavorazione del riso che spesso viene destinato alle discariche;
  • poliestere, viene riciclato da bottiglie usate e trasformato in poliestere tecnico utilizzato per le corde degli pneumatici;
  • resine, non più derivate dal petrolio ma ricavate da alberi di pino e quindi bio-rinnovabili;
  • acciaio riciclato, impiegato per produrre fili per talloni e corde d’acciaio per rinforzare la struttura del pneumatico; questa tipologia di acciaio viene prodotto con forni elettrici ad arco (EAF) che emettono meno gas serra rispetto agli altiforni tradizionali;
  • polimeri certificati ISCC per il bilancio di massa di materie prime bio e biocircolari.

Chris Helsel, Senior vice-President, Global Operations e Chief Technology Officer di Goodyear ha dichiarato:”Il percorso di sostenibilità di Goodyear continua. Il nostro obiettivo è introdurre il primo pneumatico 100% sostenibile entro il 2030. L’anno scorso è stato un anno cruciale per lo sviluppo di questo progetto. Abbiamo studiato nuove tecnologie, identificato nuove partnership per accelerare il processo non solo di realizzare un pneumatico con il 90% di materiali a basso impatto ambientale, ma anche di produrre in serie limitata un pneumatico realizzato con il 70% di materiali sostenibili. Il nostro team di «Ricerca & Sviluppo» continua a sviluppare progetti innovativi per costruire un futuro migliore“.

[ Giovanni Notaro ]