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BMW: riflessioni di fine anno di Di Silvestre, Presidente di BMW Italia

Il Presidente e A.D. di BMW Italia S.p.A. Massimiliano Di Silvestre è firmatario di un lungo comunicato, interessante riflessione sulla complessa realtà che viviamo ma da cui scaturiscono obiettivi chiari per il futuro del colosso tedesco

La pandemia ha segnato indelebilmente, nel male ma anche nel bene, questo 2020: il male è stato ed è sotto gli occhi tutti ed ha purtroppo segnato – in modi diversi – quasi tutti noi.

Il bene è direttamente scaturito dal male che ha costretto individui ed aziende a trasformazioni radicali: la digitalizzazione è diventata il «new normal» e il modo di fare business, di relazionarsi con i clienti è cambiato per sempre introducendo inoltre la necessità e la voglia di recuperare la componente umana nelle relazioni fra aziende, brand, e stakeholder, una riflessione che influenza positivamente alcuni temi, determinanti per il business della stessa BMW, quali la sostenibilità, la visione della mobilità del futuro ed il programma di responsabilità sociale d’impresa SpecialMente.

La sostenibilità

Il Gruppo BMW pone la sostenibilità e l’efficienza delle risorse al centro di una strategia il cui processo di attuazione è partito con la creazione (Monaco – 1973) di un ufficio per la protezione ambientale, cui ha fatto seguito la pubblicazione, nel 2001, del primo rapporto di sostenibilità del Gruppo che dall’anno prossimo sarà integrato nel bilancio aziendale.

Grazie a questo approccio, nelle scorse settimane BMW si è aggiudicata il primo posto nella categoria «Automobiles» della classifica dei Dow Jones Sustainability Index World and Europe, guadagnando 80 punti su 100 e questo grazie all’utilizzo, in tutti i siti di produzione, di elettricità proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili attraverso la propria rete di distribuzione internazionale; in più – tra il 1995 e il 2019 – le emissioni di CO2 dei nuovi veicoli venduti in Europa sono state abbattute di circa il 42% mentre dal 2006 ad oggi il consumo di energia per veicolo prodotto è stato ridotto del 40% e le emissioni di CO2 sono state abbattute di circa il 70% dal 2006

 

In più, in linea con questi risultati, è stata presentata la nuova direzione strategica per la sostenibilità con obiettivi chiari per la riduzione di CO2 fino al 2030 come quello, ad esempio, di ridurre le emissioni di CO2 per veicolo di almeno un terzo nell’intero ciclo di vita e questo corrisponderebbe – per una flotta di oltre 2,5 milioni di veicoli, come quella prodotta dal BMW Group nel 2019 – ad una riduzione di oltre 40 milioni di tonnellate di CO2; si è operato in tal senso anche sul fronte fornitori a cui BMW ha stabilito nei processi di aggiudicazione degli appalti, primo fra i diversi produttori automobilistici, che l’impronta ecologica rappresenterà un criterio decisionale fondamentale.

Tutti questi provvedimenti permetteranno di ridurre le emissioni di CO2 per veicolo del 20% rispetto ai livelli del 2019 e di superare di 2 gradi la riduzione di CO2 prevista dal protocollo parigino.

La Mobilità sostenibile

L’obiettivo di BMW è quello di ridurre entro il 2030 le emissioni di CO2 dei veicoli del 40% per chilometro percorso utilizzando una strategia di prodotto su larga scala che comporta una massiccia espansione della mobilità elettrica e 30 miliardi di investimenti nei prossimi 5 anni.

Tra 10 anni BMW avrà sulle strade più di sette milioni di veicoli elettrificati circa 2/3 dei quali full electric e questo grazie ad una mirata offensiva di prodotto che porterà già alla fine del 2021 ad aver venduto 1 milione di veicoli elettrificati dal lancio della BMW i3 nel 2013.

Già oggi BMW ha a listino 21 modelli elettrificati e 71 mild-hybrid cui – entro fine 2021 – si aggiungeranno altri cinque veicoli completamente elettrici: la BMW i3 lanciata nel 2013, la MINI Cooper SE (foto sotto con la vecchia Mini) introdotta quest’anno, la BMW iX3 (la cui produzione inizia questo mese) la BMW iX recentemente presentata all’evento digitale #NEXTGen e la BMW i4, entrambe in lancio nel 2021 mentre entro il 2023 saranno 25 i modelli elettrificati in gamma, metà dei quali completamente elettrici.

Tale strategia è stata strutturata in tre fasi:

  • la prima nel 2013 con il lancio della BMW i3;
  • la seconda quest’anno con il claim «Power of Choice» in cui il cliente sceglie la forma più corretta di mobilità sostenibile in base alle sue esigenze;
  • la terza che partirà nel 2025 quando lo sviluppo dei nostri modelli si baserà direttamente sulla propulsione elettrica, sarà cioè «battery centric», rovesciando completamente il paradigma attuale.

Inoltre – fatto particolarmente interessante per la mobilità urbana – BMW Group quest’anno ha anche iniziato a utilizzare la connettività estesa dei suoi veicoli per aumentare la quantità di strada percorsa in modalità elettrica dagli ibridi plug-in.

I modelli con tecnologia eDrive Zones passano automaticamente alla modalità elettrica pura non appena entrano in una zona ecologica predefinita in circa 80 città europee.

Man mano che la disponibilità si espanderà in più Paesi e città, sarà possibile aumentare la percorrenza in elettrico degli ibridi plug-in in un numero crescente di aree urbane e presto, si spera, anche in Italia che come sistema-Paese dovrebbe già da ora decidere in merito.

È infatti arrivato il momento in cui imprese, istituzioni e ricerca devono disegnare insieme il futuro creando infrastrutture tecnologiche (si pensi al 5G), reti di ricarica su tutto il territorio nazionale e una revisione della fiscalità dell’auto aziendale.

Pochi punti ma molto qualificanti, per cambiare già da ora l’Italia in un momento in cui l’automobile è tornata centrale nella mobilità delle persone.

La responsabilità sociale d’impresa

In passato, un’azienda poteva scegliere su quale fronte impegnarsi ma oggi la situazione è diversa: i consumatori, in particolare Millennial e Generazione Z, chiedono a gran voce alle imprese di essere le protagoniste del cambiamento del mondo e del tentativo di risolvere i problemi più urgenti che affliggono la società.

Crisi di fiducia, emergenza climatica, disparità di reddito, correttezza verso i collaboratori, diritto alla salute e all’istruzione, riscaldamento globale, discriminazioni, impronta ambientale dei singoli e delle imprese sono diventati nel volgere di un decennio i temi centrali sui quali ogni azienda deve passare all’azione mettendo in gioco la propria reputazione passando dalle dichiarazioni ai fatti.

Con il progetto «SpecialMente» BMW ha dimostrato di saper affrontare questi temi con grande attenzione e con una visione globale, consapevoli delle attese che gli stakeholder hanno nei nostri confronti diventando così un punto di riferimento del mondo produttivo italiano.

Anche per questo motivo, nel 2020 in Italia BMW Group si è confermato nella top ten di RepTrack (l’istituto che monitora a livello mondiale la reputazione delle aziende) unico brand automotive insieme a Ferrari.

Dal 2002 ad oggi, attraverso tutte le attività sul territorio, grazie al coinvolgimento diretto delle persone, ed alle interazioni attraverso il sito e i canali social BMW Italia ha raggiunto 1,3 milioni di persone grazie all’impegno profuso al riguardo dall’intero team sia in Direzione e sia nella rete dei Concessionari.

Nonostante le conseguenze economiche del Covid-19, BMW ha confermato nel 2020 tutti gli investimenti programmati in tema di CSR donando, ad esempio, 60mila mascherine ai principali presidi sanitari in Italia ed ha svolto operazioni straordinarie, insieme per dare risposte puntuali alle esigenze determinate dalla pandemia.

Senza entrare nel dettaglio e nelle numeriche di tutti i progetti realizzati in questi anni, se ne sottolineano soltanto alcuni:

  • La partnership con Il Teatro alla Scala di Milano di cui siamo soci fondatori sostenitori e Il Teatro dell’Opera di Roma.
  • La relazione con Dynamo Camp attraverso il supporto alle sessioni dei ragazzi e al Master in terapia ricreativa presso l’Università Vita Salute dell’Ospedale San Raffaele.
  • La scuola di sci SciAbile di Sauze d’Oulx.
  • Il progetto Boccia Paralimpica che ha creato dal nulla un movimento che oggi conta più di 200 atleti e che sta facendo enormi progressi per cercare di portare la nostra nazionale a Tokyo 2021 per la prima volta nella storia del nostro Paese.
  • Il progetto Diversamente Disabili che ha rimesso in moto tantissimi motociclisti amputati o ha fatto vivere l’esperienza di girare in pista a ragazzi con differenti disabilità.
  • Il progetto del film con Andrea e Franco Antonello lanciato nella giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo.
  • Il supporto alla comunità di San Patrignano.
  • I due progetti della filiale BMW Roma «Made in Rebibbia» e «Romanes» che si concentrano sul recupero e formazione di alcuni detenuti del carcere romano e sul supporto alla squadra locale di rugby su sedia a rotelle.

Inoltre il 2020 ha visto per il secondo anno la partnership di BMW nel «Premiolino» di giornalismo con l’attribuzione di un premio, dedicato a figure distintesi in particolare nel campo dell’inclusione sociale, andato a Massimo Bottura al quale BMW è legata da valori profondi che mirano a migliorare la società in cui viviamo, con particolare attenzione per le persone più in difficoltà.

Infine la Casa tedesca, per far comprendere a quanti più soggetti possibile la sua strategia ed il suo approccio a 360° sempre nel campo dell’inclusione sociale, ha deciso da quest’anno di lanciare il progetto SpecialMente@Dealers per valorizzare le attività di Corporate Social Responsibility svolte in Rete, identificando ogni anno 3 o 4 iniziative allineate con l’approccio aziendale e pienamente condiviso anche dai partner Concessionari quattro dei quali, Autotorino, Birindelli, M.Car e Nanni Nember sono stati i primi a ricevere il riconoscimento di SpecialMente@Dealers.

BMW Italia è convinta che questa sia la strada giusta da seguire al punto da voler integrare le attività di responsabilità sociale d’impresa nella più ampia strategia aziendale generale, in modo da restituire alla società parte del successo riconosciutole dal mercato.

Va infine riconosciuta all’Azienda la capacità di aver lanciato sul mercato, nonostante la complessità del periodo, tre prodotti iconici come:

  • La MINI Cooper SE, secondo modello full electric in gamma che incarna tutti i valori della marca in termini di go-kart feeling, ma a impatto zero!

  • La BMW R18, una prestigiosa due ruote in cui la divisione BMW Motorrad, ha infuso tradizione e innovazione.

 

  • La nuova BMW Serie 4 che, introducendo il nuovo linguaggio del design BMW, fa da battistrada alle future BMW i4 e BMW iX il cui lancio avverrà nel corso del 2021.

[ Redazione Motori360 ]