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Vendite auto: come vanno le cose?

Facciamo il punto su come sta andando veramente il mercato. Partendo dalle considerazioni emerse nel corso dell’incontro «La Capitale Automobile», svoltosi a Roma il 21 ottobre

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«Il mercato risale», «Vendite al palo», «Segnali di ripresa» e via elencando. Mai come in questi ultimi mesi, in cui ci si culla nella convinzione – talvolta errata, talvolta no – che la fase più negativa della terribile crisi economica mondiale sia davvero alle spalle, e che il peggio sia passato, o quasi, ci si è soffermati sull’andamento del mercato auto come il più evidente indicatore dello stato di salute della nostra finanza, e del livello di benessere sociale.

Ma qual è, sinceramente, lo stato di salute del mercato dell’auto? Siamo davvero in ripresa? E questa ripresa – presunta o reale che sia – può davvero sostenere la ripartenza del volano dell’economia su ambiti molto più ampi? Se ne è discusso al convegno «La Capitale Automobile», tenutosi a Roma nella consueta, elegante sede di Palazzo Rospigliosi. Il convegno, organizzato dal Centro Studi Fleet&Mobility, era stavolta incentrato sulle dinamiche inerenti le flotte di auto per il noleggio a lungo termine, e il leasing.

I numeri

Partiamo dalle cifre: nei primi nove mesi del 2016 la domanda di auto nuove ha segnato – rispetto allo stesso periodo del 2015 – una crescita di oltre 4 miliardi di euro. Per il Centro Studi Fleet&Mobility, gli acquisti effettuati da privati hanno «pesato» per 2,2 miliardi, vale a dire per poco più della metà del totale, mentre il resto è in gran parte rappresentato dagli acquisti effettuati dalle società di leasing o di noleggio. Una lettura analitica di questi dati la propone Valerio Papale di Agos, per il quale tutto ciò dimostra «un ritorno alla progettualità da parte delle famiglie, e un’attenzione alla pianificazione di acquisti importanti». Acquisti che richiedono, comunque, un consistente importo economico: «per la loro realizzazione si ricorre sempre più spesso al finanziamento che, grazie ai tassi che si mantengono bassi, continua a godere di favorevoli condizioni di vendita».

Fra gli acquirenti diversi dai privati, la parte del leone la fanno le società: che coprono una fetta di mercato di oltre un miliardo di euro. E questa è la migliore indicazione che il meccanismo del super-ammortamento (ovvero, la possibilità di dedurre fino al 140%, aggiungendo il 40% del costo di acquisto) funziona. Funziona perché ha svolto egregiamente il lavoro che era chiamato a fare, accelerando il ciclo di rinnovo del parco veicoli. L’incremento prodotto da questo meccanismo è quantificato nel 25% del totale, molto superiore ai risultati ottenuti dagli altri canali.

È verosimile attendersi che nel trimestre in corso, che si concluderà il 31 dicembre, l’apprezzamento sia ancora maggiore: sia perché la fine d’anno è il periodo in cui si tende a immatricolare per motivi fiscali, sia soprattutto perché l’incentivo, da gennaio 2017, sarà dimezzato e il super-ammortamento, passando dal 140 al 120%, sarà un po’ meno «super».

Il noleggio auto continua nel frattempo a mostrare un trend molto positivo, sia per il lungo termine sia per il breve termine. Secondo Andrea Cardinali, vice-Presidente di Aniasa “il NLT cresce come il mercato, perché sta espandendo la base di clientela. Ogni noleggiatore, in base alle proprie politiche commerciali, sta utilizzando il beneficio fiscale del super-ammortamento anche a vantaggio dei suoi clienti. E tutto questo proseguirà fino alla fine dell’anno, periodo nel quale ci attendiamo – per via dell’annunciato «dimezzamento del beneficio» – anche un’accelerazione ulteriore delle vendite”.

C’è una migrazione di clienti piccoli verso il NLT e i costruttori, come afferma Alessandro Grosso, Fleet&Business Sales Director FCA Italy, si stanno attrezzando: “A livello più strategico stiamo lavorando su tutte le fasi del customer journey degli utenti business, a partire dal primo contatto fino alla fidelizzazione. Parliamo di nuovi modelli di comunicazione e di momenti di contatto importanti per il cliente, di una rete sempre più preparata e focalizzata sul mercato business e di servizi e attività che ci permetteranno di seguire i nostri clienti per garantirne la massima soddisfazione con un’esperienza di possesso e utilizzo davvero unica”.

Con il sostegno delle Case

Nel caso del rent-a-car, oltre alla crescita del business c’è anche una più veloce rotazione di acquisti in buy-back, con il sostegno delle Case, come spiega Fabrizio Ruggiero, Presidente di Aniasa: “C’è una forte crescita di immatricolazioni con la clausola del buy-back (riacquisto delle Case a fine periodo – ndr) indotta dalla pressione dei costruttori, che ovviamente porta a un’accelerazione nella rotazione delle vetture”.

Prevale pertanto una progressiva accettazione, anche da parte dei segmenti sociali più conservatori, del concetto di acquisto globale: non si compra più un’auto (a rate o in contanti), ma si acquista un pacchetto di servizi di cui l’auto – pur rappresentando l’elemento principale dell’acquisto – ne è soltanto una parte. Una tendenza certamente sorretta dal ragionamento obiettivo di convenienza che ne è alla base – si può cambiare l’auto dopo tre anni, nessun problema di gestione del veicolo – ma che deve molto alle mutate condizioni finanziarie generali, rispetto a un quinquennio fa. Quanto al super-ammortamento del 140%, sarebbe certamente utile e positivo se venisse confermato: è presto per dire se ciò potrà avvenire ma, come si usa dire nelle storie e in casi come questo, «non è detta l’ultima parola».

[ Alessandro Ferri ]