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Quel grido di allarme alla Commissione: «GPL e metano contro lo smog»

Dopo l’ennesimo avvertimento della Commissione UE sullo sforamento dei limiti di inquinamento dell’aria il Consorzio Ecogas, l’associazione del settore GPL e metano, chiede alle Istituzioni di valorizzare i carburanti gassosi. Che inquinano meno di quelli tradizionali, e sono disponibili capillarmente sul territorio

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La classica goccia che ha fatto traboccare il cosiddetto vaso è stata la recentissima, ennesima ammonizione della Commissione europea. Che ha redarguito l’Italia (ma anche Germania, Francia, Spagna e Regno Unito) per non aver voluto affrontare le ripetute violazioni dei limiti di inquinamento dell’aria per il Biossido Di Azoto (NO2). Elemento che costituisce, come sottolinea la Commissione in una nota, un grave rischio per la salute, e che proviene per la maggior parte del traffico stradale. Si sa che, nel diritto comunitario, la conseguenza dell’ammonizione – qualora uno stato ammonito non intraprenda tempestivamente le misure idonee a fronteggiare la situazione contestata – è il possibile deferimento di tale stato alla Corte di Giustizia delle Comunità Europee.

Motori360_Alessandro-Tramontano-Pres Consorzio.Ecogas“Una criticità che va ad aggiungersi a quella già evidenziata riguardo alle polveri sottili – dichiara Alessandro Tramontano, Presidente del Consorzio Ecogasa causa della quale rischiamo sanzioni per 1 miliardo di euro”.

“Come associazione che rappresenta le aziende del settore dei gas per autotrazione prosegue Tramontano – chiediamo alle Istituzioni di voler valorizzare al massimo il GPL e il metano, carburanti alternativi notoriamente a basso impatto ambientale e come tali riconosciuti anche dalla direttiva Dafi recentemente recepita anche in Italia”.

La proposta del Consorzio Ecogas consiste nell’invito al Governo “per consentire un maggiore utilizzo delle propulsioni alternative incentivando l’acquisto di mezzi nuovi e la trasformazione in after market con politiche di incentivazione strutturali di medio e lungo periodo”.

Questa misura farà parte di un Piano d’azione mirato elaborato nelle prossime settimane dalla Convenzione ICBI (Iniziativa carburanti a Basso Impatto), che riunisce 679 Comuni, comprendendo tutte le aree metropolitane e le maggiori città d’Italia. Lo ha annunciato, nel corso della Conferenza degli Assessori, il Presidente della Convenzione, l’Assessore alla Mobilità e Ambiente del Comune di Parma Gabriele Folli: “Rappresentate dalla Conferenza degli Assessori, le amministrazioni aderenti negli anni hanno avuto modo di confrontarsi su numerosi aspetti della tutela della qualità dell’aria, evolvendosi in un laboratorio di buone pratiche. Per questa ragione, in risposta alla comunicazione della Commissione europea, ci prepariamo ad elaborare una proposta concreta che presenteremo al più presto al Ministero dell’Ambiente”.

Come fa notare la Commissione europea, in 23 dei 28 Stati membri le norme sulla qualità dell’aria non sono ancora rispettate – in totale in più di 130 città in tutta Europa.

“Il contributo delle propulsioni alternative – conclude Tramontano – potrebbe essere significativo, nel nostro Paese ma anche nel resto dell’Europa. Per questo opereremo insieme alla Convenzione ICBI, della quale facciamo parte, per mettere a punto la proposta di Piano d’azione”.

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Secondo la ricerca Green economy e veicoli stradali: una via italiana realizzata dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile,”le auto a gas offrono performance ambientali migliori delle auto tradizionali con standard avanzati: dal 10 al 20% in meno di CO2 rispetto a un’auto a benzina, quasi l’80% in meno di NOX e il 40% di PM10 rispetto a un’auto diesel Euro6”.

Il traffico stradale, sottolinea la Commissione, “è responsabile di circa il 40% delle emissioni di ossido di azoto (NOx) nell’UE. A livello del suolo il contributo relativo del traffico è molto più elevato (in quanto le emissioni provenienti dalle ciminiere industriali sono diluite prima di raggiungere il suolo). Delle emissioni totali di NOx dovute al traffico, circa l’80% proviene dai veicoli con motore diesel”.

[ Alessandro Ferri ]