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Touring Sciàdipersia, il ritorno di un’icona tra le «fuoriserie»

All’88° Salone di Ginevra la carrozzeria Touring Superleggera ripropone il nome di un modello che, insieme al suo illustre proprietario, ha occupato le pagine rosa dei rotocalchi a cavallo tra gli anni ’50 e ’60. Solo 10 esemplari per commemorare il 60° anniversario dalla creazione della iconica 5000 GT commissionata dallo Scià di Persia nel 1958

Nel 1957, Maserati aveva investito molto nello sviluppo e produzione di un motore V8 per partecipare con la 450 S alle gare del Campionato Mondiale Sport prototipi (WSCC) e competere con i motori V12 dell’allora grande rivale Ferrari. Purtroppo, come poi avvenne 10 anni dopo a Carlo Abarth con il suo 6 litri, la FIA decise di ridurre a 3 litri la cilindrata per quella Categoria per la stagione 1958. A quel punto Maserati si ritrova in casa un certo numero di motori di fatto inutilizzabili, in quanto le sue vetture stradali erano equipaggiate con i motori V6 da 3,5 litri.

Fortuna volle che nei primi mesi del 1958 lo Scià di Persia (Shah Reza Pahalavi) di passaggio in Italia, si reca nell’azienda con il Tridente per commissionare un’altra esclusiva vettura da aggiungere alla sua collezione. Grande appassionato di auto sportive, lo Scià non si accontenta di una 3,5 litri e Omer Orsi e Alfieri Maserati propongono una «Super» Maserati con quel motore V8 progettato per la Sport 450 S. Al fine di renderlo più mansueto e più idoneo per l’uso stradale, la cilindrata sale da 4.479 cc a 4.936 cc, mentre la potenza scende da 400 a 340 cv. L’alimentazione è assicurata da 4 carburatori Weber doppio corpo 45 IDM.

Per la carrozzeria viene incaricata la Touring Superleggera di Milano che realizza una elegante coupé in alluminio rifinita con una livrea Blu brillante e interni in pelle beige con profili in oro. Con il telaio AM-103-002 questa esclusiva vettura viene consegnata allo Scià di Persia alla fine del 1958.

Come succede ancora oggi, quando una vettura viene acquistata da qualche personaggio, a vario titolo, importante, anche altri non vogliono essere da meno e vogliono quel «giocattolo». Viste le varie richieste, Maserati e Touring assemblano un altro esemplare con telaio AM-103-004 e livrea Verde, naturalmente senza i profili in oro, per presentarlo al Salone di Torino del 1959 come modello Maserati 5000 GT «Persia» e viene subito acquistata dal sudafricano Basil Read proprietario del circuito di Kyalami.

Le richieste continuano e il motore viene aggiornato con l’iniezione Lucas, distribuzione a catena anziché con 4 alberi a cammes e cilindrata ritoccata a 4.941 cc con la potenza che scende a 325 cv. Per «vestirla», i facoltosi clienti che vogliono quella Maserati speciale, ma vogliono ulteriormente differenziarsi, si rivolgono ad altri carrozzieri, Allemano, Frua, ecc.

Della 5000 GT vengono realizzati 34 esemplari e l’ultimo, nel 1965 con telaio AM-103-090, ancora da Touring Superleggera, il terzo per la carrozzeria milanese, commissionato dalla Casa reale saudita.

Il ritorno della «Scià di Persia»

Per celebrare i 60 anni  di quell’iconico ed esclusivo modello creato nel 1958, la Touring Superleggera ha realizzato la «Sciàdipersia», una elegante coupé disegnata dall’Head of Design Louis de Fabribeckers che, con queste parole, ha presentato la vettura: “L’assenza di strutture contribuisce ad inondare di luce l’abitacolo, permettendo una completa partecipazione con l’ambiente circostante, rendendo il viaggio non solo confortevole ma entusiasmante, appagante, assoluto”.

L’evoluzione delle conoscenze sull’aerodinamica e le tendenze attuali in fatto di design hanno imposto una linea meno squadrata rispetto alla vettura del ’58, con un profilo che soprattutto nella vista laterale con il frontale appuntito, ricorda una freccia pronta a scoccare. L’ampia superficie vetrata che comprende il tetto, consente di apprezzare a 360° il panorama e offre ai passeggeri la piacevole sensazione di immergersi totalmente nell’ambiente circostante.

L’eleganza e il comfort degli interni è offerta dai pregiati pellami Foglizzo, di colore beige per il rivestimento della plancia e dei pannelli laterali, mentre i sedili si presentano in una tonalità di blu con cuciture in contrasto, in armonia con la livrea esterna Blu Notte d’Oriente che ricorda quella del primo esemplare della 5000 GT commissionata dallo Scià di Persia nel 1958.

Come per la sua illustre antenata, anche questa nuova «Sciàdipersia» si avvale di meccanica Maserati, in questo caso quella della Gran Turismo, con il V8 aspirato di 4.691 cc e 460 cavalli, accoppiato ad un cambio automatico ZF a 6 rapporti, oppure un più sportivo MC Maserati Corse sequenziale a 6 rapporti con paddles al volante.

La velocità massima supera i 300 km/h con un consumo combinato di 15 litri/100 km. Come per ogni fuoriserie realizzata in Limited Edition con le rifiniture richieste dal proprietario, anche per Touring Sciàdipersia il prezzo viene definito in fase d’ordine, con consegna entro 6 mesi.

[ Paolo Pauletta ]