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Aria nuova dall’Est: UAZ Patriot

Ricordate le UAZ, auto fuoristrada russe indistruttibili e molto spartane? Dimenticatele, perché la nuova Patriot è una moderna e pura off-road, vestita però con un elegante abito da SUV contemporaneo

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Assenti in forma ufficiale dal nostro mercato da alcuni anni, le tostissime auto della UAZ, mitico marchio sovietico conosciuto per le sue fuoristrada indistruttibili e decisamente spartane, sono tornate grazie all’intraprendenza della C&P Motor Group di Asciano (SI) che ne cura da qualche tempo la distribuzione sul territorio nazionale.

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La lunga parentesi in cui queste auto non sono state presenti con un importatore ufficiale nella nostra penisola, ha lasciato ricordi un po’ datati nell’immaginario collettivo di chi conosce il marchio, tanto che è facile pensare e ricordare solo il classico modello 469 visto tante volte in campagna e in montagna come auto preferita da cacciatori, agricoltori o proprietari di baite e rifugi. Ma il tempo passa per tutti e il progresso avanza deciso anche nei paesi che ci stanno ad Est, seppur siamo spesso molto più informati di tutto quello che riguarda il mondo occidentale. Dimenticate quindi l’immagine un po’ stereotipata del vecchio fuoristrada russo, comunque ancora in produzione con il nome di Hunter nella sua classica livrea dall’aspetto un po’ militare, pronto alle più insidiose avventure off-road ma privo di quel confort e di quella tecnologia di cui oggi non sappiamo più fare a meno.

UAZ per un nuovo corso

UAZ è oggi una moderna fabbrica che, senza rinnegare le solide tradizioni di autovetture pronte per le più difficili condizioni, anche nella steppa siberiana, da alcuni anni produce la bellissima Patriot, un veicolo 4×4 che non sfigura di fianco ai più moderni SUV occidentali per eleganza e accessori, ma che mantiene sotto la carrozzeria, dal design molto attuale, lo schema tecnico di un fuoristrada vero, duro e puro. Per chiarirci meglio, la UAZ è una delle poche fuoristrada che ancora presenta il sistema a ponti rigidi sugli assi, sicuramente un po’ meno confortevole e facile da condurre su strada rispetto allo schema a ruote indipendenti, ma che la rende davvero inarrestabile quando il gioco si fa duro appena lasciato l’asfalto. La UAZ Patriot, specie nella ultimissima versione 2017 appena arrivata sul mercato italiano, vanta una linea moderna e tanta sostanza, un abitacolo ricco e rifinito, una gamma di accessori di serie che cancella in un sol colpo tutto il gap che nei nostri sbiaditi ricordi attribuivamo agli essenziali fuoristrada il cui nome si scrive in cirillico.

4 le possibili versioni da scegliere

Versatile e molto alta da terra come si conviene ad un veicolo del genere, cosa che regala una invidiabile visibilità anche nella guida cittadina, la nuova Patriot viene proposta in ben quattro versioni: Standard, Confort, Privilegia e Style; ovviamente sempre più accessoriate man mano che si sale di livello.

In ogni caso, anche il primo step di ingresso, la versione Standard, prevede già di serie alzacristalli elettrici, luci diurne a Led, specchietti elettrici e riscaldati, airbag, chiusura centralizzata, ABS, volante regolabile solo per citare i principali, quindi un livello già buono che diventa via via più ricco sulle successive versioni fino alla rifinitissima Privilege che offre praticamente tutto quello che possiamo pensare.

Passando ad una analisi tecnica, la UAZ Patriot prevede due motorizzazioni: un 2.7 a benzina quattro cilindri 16 valvole con impianto di iniezione Bosch, progettato per adattarsi a carburante di tutte le qualità (ma è possibile installare anche l’impianto GPL o metano), con 134 cavalli di potenza massima e 217 Nm di coppia (a 3.900 giri) e una curva di erogazione che privilegia la spinta ai bassi regimi; in alternativa, un turbodiesel 2.3, sempre con impianto di iniezione Bosch, Common Rail, da 113 cavalli e 270 Nm di coppia (1.800/2.800 giri), con catena di distribuzione per manutenzione ridotta.

Entrambi i propulsori sono accoppiati ad una trasmissione a 4 ruote motrici (inseribile sulle ruote anteriori, la vettura viaggia normalmente con la sola trazione posteriore), con cambio a cinque marce con riduttore Dymos con rapporto 2,42. Il blocco del differenziale, elettronico ad inserimento con la pressione di un tasto, è previsto come optional sul differenziale posteriore.

La ciclistica prevede uno schema tradizionale, ponti rigidi con sospensioni anteriori a molle e posteriori a balestre, entrambi con barre antirollio, mentre i freni sono a disco anteriormente e a tamburo posteriormente.

La luce minima a terra è di 210 mm, con una possibilità di guado fino a mezzo metro d’acqua.

Sicurezza all’altezza delle aspettative

Al top della più moderna tecnologia tutti i sistemi di sicurezza attiva e passiva, con ESP (controllo stabilità, disattivabile) abbinato all’ABS e EBD (controllo distribuzione pressione frenata), ma anche TCS (controllo trazione), CBC (controllo frenata in curva), Hill Holder (impedisce l’arretramento nelle partenze in salita) e modalità Off-Road per il controllo della frenata su terreni con minore aderenza.

Particolarmente attrezzata contro il freddo, e non poteva essere diversamente per una macchina che deve fare i conti con i gelidi inverni russi, con un sistema di riscaldamento che prevede anche il parabrezza termico, gli specchietti riscaldati, volante in pelle e sedili (anche posteriori per le versioni più accessoriate) riscaldabili.

Rifinitissimi gli interni che, a seconda del modello, possono prevedere anche la selleria in pelle e un completo sistema multimediale touch-screen con telecamera posteriore e comandi al volante.

Piuttosto grandi le dimensioni esterne (475 x 190 cm senza specchietti) che diventano enormi dentro grazie anche all’altezza fuori dal comune (191/200 cm a seconda dei cerchi da 16 o 18 pollici) con un vano di carico da ben 1.130 litri, che diventano 2.415 con i sedili posteriori ribaltati.

Una chicca che ci piace evidenziare è l’incredibile accessibilità meccanica, ormai sconosciuta alle moderne auto europee dove anche per cambiare una banale lampadina bisogna smontare qualcosa; gli organi meccanici e tutti i filtri sono posizionati nell’ampio cofano motore con spazi di lavoro comodissimi che rendono la manutenzione particolarmente semplice ed economica. E da segnalare anche qualche dettaglio tecnico invisibile dall’esterno, come i pregiati materiali di radiatore e manicotti, fatti per sopportare le temperature polari della Siberia senza rompersi per il ghiaccio. In Italia serviranno poco, ma saperlo è rassicurante sulla durata nel tempo di questa auto.

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La UAZ Patriot è già disponibile, in sette colori, con prezzi a partire da circa 20.000 euro (dato purtroppo variabile a causa delle fluttuazioni del rublo, a breve saranno diffusi i listini ufficiali). Ricordiamo che la C&P Motor Group (www.uazitaly.it) importa anche il resto della gamma UAZ e cura per tutto il territorio nazionale la distribuzione dei ricambi originali.

[ Redazione Motori360 ]