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Distrazione ed alcool: ecco i peggiori nemici dei giovani alla guida

È l’estate il rischio di perdere la vita diviene doppio rispetto al periodo invernale; questi i risultati di una recentissima ricerca di Lightspeed GMI su incarico Ford

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Iniziamo dai dati statistici, purtroppo drammatici:

  1. l’incidente stradale è la prima causa di mortalità per i più giovani, con picchi a luglio e agosto per quanto riguarda l’Europa;
  2. I giovani europei – che rappresentano l’8% della popolazione totale – incontrano un rischio 2 volte maggiore rispetto alla media di perdere la vita a causa di un incidente stradale*;
  3. In Europa la quota di vittime da incidenti stradali di età compresa tra i 18 ed i 24 anni, è 15%, una percentuale di per se grave, che però sale addirittura al 21% durante il periodo estivo**;
  4. la principale causa di morte sulle strade dell’UE, nel periodo 2004-2013, di oltre 62.000 giovani tra i 18 ed i 24 anni, sarebbe rappresentato dai comportamenti non responsabili tenuti alla guida di un’auto**.

Secondo l’European Road Safety Observatory, la scarsa conoscenza delle strade, lo stordimento da assunzione di sostanze stupefacenti o dovuto a stress, insieme a distrazione e noncuranza, sono tra i fattori più comuni degli incidenti che coinvolgono i giovani guidatori.

Per studiare ulteriormente il fenomeno e meglio comprendere i rischi derivanti da cattive abitudini dei giovani al volante, Ford ha commissionato uno studio le cui conclusioni si sono basate sulle risultanze di 6500 interviste ad altrettanti 6.500 giovani tra i 18 e i 24 anni in Italia, Regno Unito, Germania, Francia e Spagna*** con i seguenti, sconfortanti risultati:

  • il 57% degli intervistati ha dichiarato di aver più volte superato i limiti di velocità consentiti;
  • il 43% di aver inviato messaggi di testo;
  • il 36% di aver effettuato telefonate mentre era alla guida;
  • il 16% di aver guidato senza aver allacciato le cinture di sicurezza;
  • il 15% di essersi scattato un selfie mentre era alla guida;
  • il 13% di essersi messo al volante dopo aver assunto alcoolici.

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Per cercare di contrastare alla radice tali comportamenti, la Ford ha messo a punto a favore dei più giovani, sin dal 2103, il programma Driving Skills For Life, meglio conosciuto come DSFL, basato sull’organizzazione di sessioni gratuite di guida responsabile, in 13 diversi Paesi in tutta Europa con l’obiettivo di formare oltre 20.000 ragazzi entro la fine del 2016.

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L’estate è un momento dell’anno in cui i giovani desiderano vivere appieno l’esperienza di guida in modo libero e rilassato, sensazione che accomuna anche le generazioni precedenti” ha dichiarato Jim Graham, Manager del DSFL di FordMa sono troppe le giovani vittime di incidenti stradali a causa dell’inesperienza e della poca reattività alle situazioni impreviste che possono prospettarsi sulle strade”.

Proprio in virtù dl fatto che in estate, sono diverse le opportunità interessanti per i giovani di mettersi alla guida, viaggi on the road, festival, e gite in spiaggia, altri dati su cui riflettere evidenziano che:

  • il 57% dei giovani afferma di guidare in modo più attento in presenza dei propri genitori o parenti;
  • il 41% ammette di avere un atteggiamento meno responsabile in presenza di amici;
  • il 45% ammette che guiderebbe una macchina sovraccarica di passeggeri;
  • il 25% che accetterebbe un passaggio anche da chi ha assunto alcolici;
  • il 24% che guiderebbe anche dopo vari drink.

I dati che seguono fanno capire come la presunzione (in questo caso intesa come capacità di attribuirsi doti e capacità di giudizio non aderenti alla realtà) sia un ulteriore fattore peggiorativo dello stato di alterazione nonostante in quale i giovani spesso si mettono alla guida:

  • il 93% dei giovani intervistati ritiene di aver ottime capacità di guida;
  • il 41% ritiene che ci siano spesso buone ragioni per assumersi rischi durante la guida;
  • il 54% ammette di non essere sempre prudente come invece dovrebbe essere quando si trova alla guida ed infatti:
  • il 26% ha già avuto un incidente stradale.

A questo potrebbe aggiungersi anche una presunzione di impunità dovuta all’esiguità (su base statistica) dei controlli da parte delle forze dell’ordine cui infatti è stato sottoposto solamente il 20% degli intervistati mentre si trovava al volante di un’auto.

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Dallo studio condotto dall’Ovale Blu emerge infine che:

  • i giovani maschi sono i più propensi ad assumersi il rischio di una guida meno prudente e più veloce, ad utilizzare i telefoni cellulari e ad assumere sostanze alcoliche o stupefacenti mentre sono al volante;
  • le statistiche confermano che spesso sono proprio questi i soggetti coinvolti in incidenti mortali.

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Paese che vai, atteggiamento che trovi

I giovani italiani, secondo la ricerca, risultano essere i più propensi all’uso dello cellulare o dello smartphone alla guida, mentre sono i giovani francesi a detenere il primato nella propensione a consultare il feed del proprio profilo social. I giovani tedeschi si distinguono per l’approccio meno responsabile rispetto ai rischi connessi alla velocità elevata e all’incidente stradale in generale.  I giovani spagnoli si distinguono per il più alto tasso di distrazione in presenza di amici in auto, mentre sono invece i pedoni, soprattutto se attraenti, a catturare maggiormente l’attenzione dei giovani inglesi al volante.

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Il programma Ford «Driving Skills For Life»

Lanciato per la prima volta 13 anni fa negli USA e 4 anni fa in Europa, promuove corsi gratuiti di guida responsabile in Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna, Belgio, Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Russia e Turchia.

I corsi consentono ai ragazzi dai 18 ai 24 anni di apprendere come riconoscere e gestire i pericoli, controllare la vettura, gestire gli spazi e la velocità, eliminare le distrazioni e comprendere i rischi connessi all’assunzione di alcol o di sostanze stupefacenti alla guida, nonché quelli derivanti dallo scattarsi «selfie» al volante (alla luce dello studio commissionato da Ford nel 2014 che ha fatto emergere come il 25% dei giovani guidatori abbia ammesso di essersi scattato un «selfie» al volante).

È fondamentale per noi trovare la migliori forme di comunicazione per raggiungere le nuove generazioni con questi messaggi fondamentali e dare l’opportunità al maggior numero possibile di ragazzi di partecipare e poter beneficiare del programma DSFL”, ha dichiarato Graham.

[ Giovanni Notaro ]

 

 

(*) World Health Organisation Global Status Report On Road Safety 2015

(**) European Road Safety Observatory:

http://ec.europa.eu/transport/road_safety/pdf/statistics/dacota/bfs2015_young_people.pdf

(***) I risultati della ricerca sono basati su uno studio condotto su 6.500 giovani europei effettuato nel Regno Unito, Germania, Francia, Italia e Spagna nel mese di giugno 2016. La ricerca è stata condotta da Lightspeed GMI, un’organizzazione di ricerca integrata a livello globale. Lightspeed GMI è un’azienda globale che si occupa di raccolta di dati digitali. Fondata nel 1996, le sue tecnologie innovative e le collaudate metodologie di campionamento offrono l’eccellenza operativa in tutto il processo di ricerca on-line. Con più di 5,5 milioni di intervistati in rete in 40 diversi paesi, Lightspeed GMI offre una qualità senza pari, per capacità e per il targeting. Con sede a Warren, New Jersey, Lightspeed GMI fa parte della Kantar, l’area dedicate alla gestione degli investimenti di dati di WPP, leader mondiale nel marketing communication service.

Per ulteriori informazioni:  www.lightspeedgmi.com