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Salone Nautico di Venezia: l’ambiente arriva al mare…

I timidi segnali di ripresa nel settore nautico fanno ben sperare, anche se la crisi economica morde ancora. In mostra soluzioni dal cuore ambientalista

Huracan (2)

È in particolare alle piccole e medie imbarcazioni, quelle sotto i 12 metri, normalmente utilizzate dagli appassionati del mare e che rappresentano il 90% dei diportisti italiani, che è dedicato il Salone Nautico di Venezia. Dopo due week-end densi di molti eventi collaterali, si è conclusa la 13a edizione di questo importante appuntamento primaverile dell’alto Adriatico, che si è tenuto per la quarta volta nel Parco S.Giuliano di Mestre, l’ampio parco urbano affacciato sul mare all’imbocco del Ponte della Libertà che collega la terraferma alla città lagunare.

Come per le automobili, anche la nautica negli ultimi tempi si è dimostrata sensibile al risparmio energetico e qui a Venezia si sono viste alcune interessanti proposte per contenere i consumi e l’inquinamento.

Strategie e prodotti di tutto rispetto…

Huracan (1)La Huracan è una giovane azienda veneta che produce motori elettrici per imbarcazioni, sia di tipo fuoribordo, entrofuoribordo o entrobordo con potenze da 10 a 30 kW.

I vantaggi di questa soluzione sono molteplici, oltre alle emissioni Zero a beneficio dell’ambiente, bisogna anche considerare il piacere di navigare in assoluto silenzio, salvo il gradevole sciabordio dell’acqua sulla carena e, non per ultimo, il risparmio di carburante, che in mare non è proprio contenuto.

Huracan (4)

Le prestazioni di un motore elettrico da 23 kW possono essere paragonate a quelle di un tradizionale motore a scoppio da 30/35 cv, ma con una coppia nettamente migliore.

Nel caso di motore fuoribordo, si nota la presenza del solo piede fissato allo specchio di poppa, in quanto il motore elettrico si trova proprio là, sotto il livello dell’acqua.

I vantaggi sono evidenti: assenza di giunti di trasmissione o leveraggi e migliore raffreddamento. La temperatura di questi motori in condizione di lavoro, non supera i 50 °C. Come per i motori convenzionali, è difficile stabilire le ore o le miglia di autonomia di navigazione, le variabili sono molteplici. Dipende dalla stazza dell’imbarcazione, dalla forma e dalla pulizia della carena, dalle condizioni del mare, dal vento e dalla velocità. Orientativamente con una imbarcazione da 5 metri e una navigazione da diporto, le batterie ai polimeri di litio da 20 kWh consentono un’autonomia continua di circa 7 ore, tempo che naturalmente può ridursi sensibilmente se la velocità aumenta e le condizioni del mare non sono ottimali. Sul pacco batterie è presente un display gestito da un software BMS (Battery Management System) che fornisce tutte le informazioni relative alla corrente erogata o assorbita in fase di ricarica, il numero di ore di utilizzazione e il residuo disponibile. In ogni caso, se si desidera avere maggiore autonomia e se l’imbarcazione lo consente, è possibile installare un pacco batterie maggiorato. La ricarica va effettuata da una normale presa di corrente, presente anche sui pontili di ormeggio, per mezzo di un carica-batterie personalizzato che consente di abbreviare i tempi.

Neander: diesel outboard

Neander: diesel outboard

Il ruolo delle motorizzazioni a gasolio

Neander Comparazione consumo carburante

Interessante e come sempre all’avanguardia il motore fuoribordo diesel proposto dalla tedesca Neander. L’Azienda, specializzata nella produzione di motori diesel, non è nuova nell’installazione di propulsori a gasolio anche sui veicoli tradizionalmente deputati ad utilizzare motori a benzina.

Tra questi è interessante e doveroso menzionare la prima moto al Mondo spinta da un motore diesel e senz’altro la più potente. Un bestione Custom con un passo di 1.920 mm e un bicilindrico Turbodiesel Common Rail da 1.340 cc e 112 cv, quanto basta per toccare i 220 km/h, lo 0-100 in 4,5 secondi e un consumo di soli 4,5 l/100 km.

Neander bike diesel

Dopo questa divagazione “terrestre”, al Salone di Venezia c’era il concept di un motore fuoribordo diesel. Si tratta del primo propulsore fuoribordo a gasolio che presenta evidenti vantaggi per quanto riguarda i consumi anche se, come ammesso dal costruttore, le dimensioni e il peso sono maggiori rispetto ad un analogo motore convenzionale. Questo 2 cilindri turbodiesel da 800 cc con iniezione diretta Bosch, eroga una potenza di 55 cv, ma con una coppia superiore rispetto ad un propulsore tradizionale da 70 cv. A pari velocità, il consumo di carburante risulta essere nettamente inferiore, in ogni condizione è circa la metà rispetto al motore a benzina. Un altro vantaggio è offerto dalla particolare progettazione del motore che dispone di 2 alberi controrotanti, soluzione che consente di ridurre le forze inerziali e di conseguenza le vibrazioni.

Tanto per restare sulle unità a gasolio, interessanti gli entrobordo realizzati da Mercury che ha marinizzato gli affidabili motori TDI Volkswagen. La scelta va dal 4 cilindri 1,9 litri da 76 cv, al 3 litri V6 da 230 o 260 cv, fino al V8 4.2 da 335 o 370 cv.

St Yacht Egineering (3)

Con prestazioni meno esaltanti, ma ad emissioni Zero, le GoGo Boats presenti nella flotta Venice Solar e affittate a coloro che desiderano trascorrere una giornata in mezzo alla laguna nel pieno rispetto dell’ambiente. Si tratta di un trimarano in polietilene progettato e prodotto da St Yacht Engineering, azienda che normalmente produce barche a vela da regata. È dotato di un “cielo” di pannelli fotovoltaici che vanno ad alimentare un motore elettrico da 2 kW per una velocità massima di 4 nodi.

St Yacht Egineering

Riesce a trasportare un peso di circa 350 kg che corrisponde più o meno a 4 adulti più 2 bambini in assoluto silenzio e sicurezza. Ovviamente non è richiesta patente nautica e si guida con un joystick posizionato tra i sedili.

Paolo Pauletta